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Scherma

“La stoccata” di Paolo Pizzo: «Lo sport è bello tutto… ma la scherma di più»

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La scherma è la mia fortuna, c’è poco da fare. Ora che ho ricominciato ad allenarmi capisco cosa mi è mancato in questi mesi. Quando smetterò saprò benissimo riconoscere il momento: non era questo! Non riuscivo a finire le giornate senza avere un certo senso di vuoto, qualcosa mancava, qualcosa non era al posto giusto.

Sono un amante dello sport. Ne ho praticati parecchi, ne ho provati altrettanti e ho ancora voglia di approfondire la conoscenza di quelli restanti. Ma quella luce rossa o verde, quella luce che si accende dopo una stoccata preparata, dopo un’azione meditata a lungo o anche inventata sul momento, chi può capire se non un atleta con una maschera in testa? Chi può spiegare se non uno di noi? Chi può far capire a chi non vive la scherma che, se siamo relativamente pochi a praticarla, è perché è maledettamente difficile e non perché sia uno sport d’élite o qualcosa del genere!

Ancora oggi mi meraviglio di come io riesca a vincere certi match o ad anticipare sul tempo avversari apparentemente più dotati fisicamente e tecnicamente: l’abilità che nasce, che cresce giorno dopo giorno, gli insegnamenti dei maestri della tua vita, le azioni imitate dai compagni di palestra più grandi o dagli avversari più forti, la voglia di far accendere quella luce ad ogni costo. Tutto questo è la mia spada!

Spesso mi chiedo come sia possibile parlare di ‘sport minori’ o ‘secondari’ in un Paese moderno. Qui in Italia si tende facilmente a restare ammaliati, ipnotizzati o incantati da sport che tutti noi saremmo in grado di praticare,anche se magari a basso livello! Io stesso resto a bocca aperta per le punizioni di Pirlo, o i dribbling di Messi o le parate di Buffon. Semplicemente mi esalta anche un ‘anticipo’ di Montano, un affondo esplosivo della Errigo o una stoccata alla mano di Tagliariol! Lo stesso vale per la precisione di un Galiazzo, la potenza di un Molfetta, l’espressività di una Santoni, la costanza di una Idem, l’ intuito di una Sensini, la reattività di un Tempesti!

Vorrei palazzetti pieni per ogni specialità il cui tasso tecnico sia così elevato da non essere per tutti. Sono attirato con forza da tutto ciò che sembra impossibile da imitare. Non ho mai compreso ne mai comprenderò come la massa si fermi ad ammirare una partita di pallone considerando inferiore tutto ciò che comporti un uso spropositato di tecnica,abilità e intelligenza!

… Forza Catania! 😉

 

Paolo Pizzo

Twitter: @egean83

Foto di Augusto Bizzi

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