Scherma
“La stoccata” di Paolo Pizzo: «Onore a Bianco e Marzocca»
Ancora una volta il Dream team del fioretto femminile domina in Russia. Le ragazze dovrebbero avere un fan club in parecchie città dello Stivale e lo sport italiano dovrebbe fare loro un monumento! Cambiano le protagoniste (Durando e Volpi nel quartetto con le inamovibili olimpioniche Di Francisca ed Errigo) ma non il risultato: vittoria a San Pietroburgo e proprio in faccia a quella Russia che ha tolto a suon di rubli il ct Cerioni dal panorama sportivo italiano!
Anche da Bologna (tappa italiana del circuito di sciabola femminile) giungono buone notizie con il podio di Ilaria Bianco nell’individuale, seguita da vicino da Gioia Marzocca e Livia Stagni, rispettivamente quinta e sesta in classifica finale!
La domenica ha riservato ancora un ottimo piazzamento per la Nazionale nella gara a squadre. Capitanate da Irene Vecchi, le apparentemente inesperte Sinigaglia, Gregorio e Petraglia hanno sfiorato la vittoria cedendo solo in finale alla quotata Ucraina e dando così seguito al secondo posto ottenuto nella recente prova a squadre di Gand.
Vorrei soffermarmi un attimo sulla situazione della sciabola femminile: la federazione, di concerto con il ct Sirovich, ha deciso di puntare su un gruppo giovane per le competizioni a squadre, mirando decisamente alle Olimpiadi di Rio 2016.
Le momentaneamente ”escluse” Bianco e Marzocca stanno rispondendo a suon di risultatoni a queste scelte che indubbiamente sono difficili da digerire per qualunque atleta.
Insomma, sei lì, che nelle gare individuali continui a tritare le avversarie (Marzocca è alla terza finale su quattro gare di Coppa in stagione) e nonostante questo non riesci a far parte del team azzurro.
La mia stima per Gioia e Ilaria era già tanta, e ora non fa che crescere, anche perché andare in pedana in campo internazionale senza avere la mente libera è assolutamente limitante. Pur con questo ”peso mentale” entrambe stanno realizzando una stagione ad altissimo livello: giù il cappello da parte mia!
D’altra parte però,c’è da sottolineare come le formazioni sperimentali schierate dal ct abbiano sempre reso alla grande e stiano dimostrando di fatto che le difficili scelte abbiano senso. Insomma: meritocrazia o lungimiranza? Certo,il ruolo del commissario tecnico impone di seguire entrambe le linee: io di sicuro non vorrei trovarmi al posto di chi deve gestire una situazione del genere. In bocca al lupo a Sirovich e complimenti per il lavoro che sta svolgendo: sicuramente se ha problemi di abbondanza sta onorando al meglio il suo ruolo!
Per quanto mi riguarda sono a circa 10 giorni dal mio rientro in gara in campo internazionale. Non si può spiegare cosa ho in testa, cosa ho nel cuore. In due parole: voglio vincere.
VOGLIO VINCERE non per tirarmela, non per poterlo raccontare in giro o ai posteri, non perché sia ancora il campione del mondo, non perché lo sport senza vittoria non abbia sapore: voglio vincere perché dopo sette mesi fuori per infortunio sarebbe un’impresa. E nella vita solo chi supera i propri limiti sa cosa vuol dire non arrendersi, lottare con i denti, per poi non avere paura di niente… niente…
Paolo Pizzo
Twitter: @egean83
Foto di Augusto Bizzi