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Ciclismo

Luca Paolini alla caccia del Fiandre

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Trentasei anni compiuti a gennaio, un’onestissima carriera legata a doppio filo a quella di Paolo Bettini, ma anche tante soddisfazioni personali, come un bronzo mondiale, un Giro del Piemonte, un Trofeo Laigueglia, un GP Camaiore, una Freccia del Brabante e, recentemente, una Het Volk: stiamo parlando, ovviamente, di Luca Paolini.

Più “invecchia”, più il corridore lombardo in forza al Team Katusha si ritaglia spazi importanti. Le sue doti da passista veloce, unite ad un grande fondo e all’astuzia che solo l’esperienza di tanti anni in gruppo può regalare, lo stanno rendendo un corridore molto pericoloso anche nelle Classiche del Nord. La vittoria all’Het Volk (o Het Nieuwsblad, come si chiama adesso) è stata senza dubbio la più bella della carriera: dunque, Luca Paolini può ora sognare in grande. Non avrà ancora tantissime occasioni per fare il “colpo della vita”, per ovvie ragioni anagrafiche: il Fiandre di domenica potrebbe davvero vederlo tra i protagonisti. In casa Katusha non c’è un capitano definito, lui, lo spagnolo Xavier Florencio e il norvegese Alexander Kristoff (in discreta forma al momento) saranno le punte dello squadrone russo che certo non è pensato per questo genere di classiche.

Paolini, milanese di nascita e comasco per matrimonio, starà sicuramente facendo un pensiero a riguardo della corsa di domenica. Terzo nel 2007, settimo nel 2012, questa è presumibilmente la classica che gli si adatta meglio: certo, arrivare allo sprint con Sagan o Boonen sarebbe una condanna nonostante la sua velocità, e seguire un’azione di un Cancellara in gran forma potrebbe essere molto difficile…eppure siamo convinti che Paolini sarà lì, ancora una volta, assieme ai migliori. Sperando che possa finalmente togliersi quella grandissima soddisfazione che la sua carriera meriterebbe.

foto tratta da cyclingnews.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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