Ciclismo
Milano-Sanremo: azzurri per rompere il digiuno
L’ultima gioia azzurra alla Milano-Sanremo fu quella di Filippo Pozzato, vincitore nel 2006 davanti a Petacchi e Paolini. Da lì in poi, solo piazzamenti (lo stesso Pozzato secondo nel 2008, Petacchi e Nibali terzi nel 2010 e nel 2012) a testimoniare anche le difficoltà del nostro movimento ciclistico, che ha faticato, soprattutto nel settore delle Classiche, ad avere quel ricambio generazionale, fondamentale per garantire prestazioni di alto livello.
Un digiuno simile era avvenuto tra il 1996 (anno del sorprendente successo di Gabriele Colombo) al 2002 di Mario Cipollini, oppure tra il 1974 di Felice Gimondi e il 1980 di Pierino Gavazzi, senza dimenticarsi poi dell’enorme vuoto tra il 1953 di Loretto Petrucci (qui la sua storia) e il 1970 di Michele Dancelli. Ora, quali sono gli italiani che possono spezzare questo incantesimo, restituendoci il successo in una delle corse più amate in assoluto?
Per come è uscito dalla Tirreno-Adriatico, Vincenzo Nibali merita una citazione; ovviamente, come già accaduto nello scorso anno, dovrà però studiare un attacco sulla Cipressa o sul Poggio, perché non ha certo le doti di sprinter. Discorso simile per Filippo Pozzato; in casa Lampre-Merida c’è però anche la carta che risponde al nome del veterano Alessandro Petacchi, da tenere sempre sott’occhio in caso di volate di gruppo. Altra coppia interessante è quella della Cannondale con Elia Viviani e Moreno Moser, ma lì c’è anche un Peter Sagan che non vorrà rinunciare a fare corsa propria…Infine, altri due corridori apparso in buona forma di recente sono Giovanni Visconti, che avrà tutta la Movistar a disposizione, e Mauro Santambrogio, con la Vini Fantini che potrebbe eventualmente puntare anche su Oscar Gatto in caso di sprint.
foto tratta da dotcycle.it
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