Ciclismo
Milano-Sanremo, i precedenti degli ultimi anni
La Milano-Sanremo è sempre stata considerata la Classica Monumento più adatta ai velocisti. Andiamo a vedere, però, se negli ultimi anni la tendenza è rimasta la stessa o se sono state premiate categorie di atleti diverse.
Nel 2005 la vittoria andò ad Alessandro Petacchi, un velocista che si è imposto, praticamente, in uno sprint di circa 50 corridori. All’epoca, gli attaccanti, tra i quali c’era anche Paolo Bettini, non ebbero vita facile e furono ripresi prima del traguardo.
Nel 2006 ha vinto Filippo Pozzato, che è riuscito a concretizzare un attacco sorto quando il gruppo era riuscito a rientrare su un primo affondo partito dal Poggio: 650 metri prima del traguardo, con un contropiede, è andato a prendersi la vittoria, mentre alle sue spalle Alessandro Petacchi ha potuto solamente arrivare vicino e in seconda piazza.
L’anno successivo si impose lo spagnolo Oscar Freire, primo di un gruppo di 46 unità: una corsa non certo selettiva che ha premiato, per la seconda volta, uno dei corridori da classiche più particolari degli ultimi anni. Si tratta, dunque, del secondo arrivo in volata del periodo preso in considerazione.
Nel 2008 la corsa è stata nettamente più selettiva, e lo svizzero Fabian Cancellara riuscì ad arrivare da solo sul traguardo con una stupenda sparata all’ultimo chilometro grazie alla quale ha lasciato sul posto i compagni di fuga: un alto ritmo sul Poggio aveva, infatti, frazionato il gruppo: Pozzato, secondo, ha preceduto in uno sprint ristretto Gilbert e Rebellin, tutti distanti 4” da Cancellara, mentre Freire ha regolato il gruppo a 6” dalla prima posizione.
Nel 2009, invece, fu nuovamente un velocista ad alzare le braccia: Mark Cavendish. Il britannico superò tutte le difficoltà altimetriche per poi battere al fotofinish Heinrich Haussler nonostante i tentativi, sul Poggio, di Pozzato, Nibali e Rebellin di fare selezione.
Il copione fu simile anche l’anno seguente, quando tornò ad esultare in Liguria Oscar Freire, che aveva già vinto due volte questa corsa. Gli attacchi non sono mancati, ma nonostante questo il gruppo è resistito compatto fino al traguardo.
Nel 2011 la vittoria di Matthew Goss è stata particolare rispetto alle altre, perchè si avvantaggiò un gruppetto abbastanza consistente con al suo interno molti dei favoriti della vigilia, quantomeno per fare la differenza sul Poggio. L’australiano ha battuto in volata Cancellara, Gilbert, Ballan e Pozzato, mentre il gruppo ha chiuso a 12” di ritardo.
Lo scorso anno, infine, un terzetto riuscì ad avvantaggiarsi sull’ultima ascesa e, trascinato sul traguardo da uno splendido Cancellara, Simon Gerrans conquistò il successo nonostante un gruppo arrivato poche manciate di secondi dopo dietro anche a Vincenzo Nibali.
Anche la storia dimostra come il pronostico sia aperto a diverse soluzioni: con la volontà è possibile fare la differenza, ma non è scontato che i velocisti non arrivino sul traguardo nelle prime posizioni, anche se dopo l’inserimento delle Manie sono stati svantaggiati da questo punto di vista. Un pronostico quindi difficile che, nei prossimi giorni, andremo ad analizzare da diversi punti di vista.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com
Foto: Roberto Bettini