Ciclismo

Milano-Sanremo, le pagelle della Classicissima

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È stata dura, durissima. La Milano-Sanremo, però, è finita e ha decretato vincitori e sconfitti. Andiamo a vedere come si sono comportati i protagonisti di oggi con le pagelle.

CIOLEK Gerald, voto 9: difficile inserirlo nei pronostici, ma era certamente un outsider accreditato. È fantastico sul Poggio, quando è l’ultimo ad accodarsi al treno giusto, ed è perfetto negli ultimi chilometri, quando corre nella maniera migliore senza avere addosso la responsabilità di favorito. Rimane sempre alla ruota di Sagan per bruciarlo in volata.

SAGAN Peter, voto 8: risponde a Paolini sul poggio, risponde a Cancellara. Ricuce su tutti i tentativi di allungo. L’unico errore, probabilmente arriva quando decide di lanciare la volata lunga vedendo partire da dietro Chavanel. Non ha vinto pur essendo, probabilmente, il più forte in corsa.

CANCELLARA Fabian, voto 7: lo vediamo in una veste nuova. Non aiuta Sagan a tirare, ma rimane quasi sempre a ruota. Palese la differenza rispetto allo scorso anno quando pilotò Gerrans alla vittoria. Potrebbe essere curiosa la nascita della rivalità tra lo slovacco e lo svizzero, destinata a rinnovarsi già nelle prossime classiche del Nord. Per il resto, un unica sgasata sul Poggio, ma manca un attacco nel finale per far saltare il banco. Fa una bella volata di rimonta, ma la linea del traguardo, per lui, arriva troppo presto.

CHAVANEL Sylvain, voto 8: va in avanscoperta tra Cipressa e Poggio e per qualche minuto la sua sembra l’azione giusta. La rilancia, va all’attacco, cerca di resistere. Una volta ripreso, punta tutto sulla volata. Rimane ai piedi del podio dopo un’ottima prestazione. Con un piccolissimo step potrebbe ambire ad ottimi risultati nel prossimo mese. Come lui anche il campione britannico Ian Stannard, bravissimo in questo tentativo di fuga.

PAOLINI Luca, voto 7: è il migliore degli italiani. Accende la miccia sul Poggio, e resta con i migliori. Anche lui, però, non ci prova nel finale e ‘si accontenta’ della quinta posizione. Una garanzia di costanza.

POZZATO Filippo, voto 6: prova a tenere il ritmo dei migliori sul Poggio, e sembra riuscirci. Perde qualche metro in cima, ma gran parte del distacco che successivamente non gli permette di giocarsi il successo lo accumula nella prima parte di discesa, dove non sembra sicuro come gli avversari. È mancato, forse, un po’ di coraggio per ambire alla prima posizione.

GILBERT Philippe, voto 6: prova anche lui sulla discesa dalla Cipressa, ma la gamba non sembra essere quella giusta. Sul Poggio non riesce a seguire i primi, per una condizione che, probabilmente, deve ancora crescere.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: EFE

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