Sci di fondo

Mondiali Val di Fiemme: monumentale Olsson nella 50km!

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Si attendevano 48km di studio, di tattica e – diciamolo – di noia, per poi assistere ai fuochi d’artificio nel finale. Johan Olsson, però, ha voluto regalare una 50km e un epilogo mondiale diverso, gettando il cuore oltre l’ostacolo e andando in fuga per oltre 30km. Azione sconsiderata avranno pensato in molti, ma sul rettilineo finale lo svedese è da solo e può festeggiare un oro straordinario,  in cui nessuno avrebbe mai creduto a metà gara. E’ la seconda medaglia iridata per Olsson, dopo l’argento nella 15km, la settima per la Nazionale svedese.

Svizzera e Svezia molto attive nei primi 15km, nel tentativo di fare corsa dura e di evitare la classica processione fino alle ultime salite; i primi ad allungare sono Perl e Soedergren, preludio dell’attacco dei big Cologna ed Olsson, che si sganciano da un gruppo che ben presto si riduce ad una trentina di unità. Lo svedese, però, può contare su Super Dario per pochi km, a causa della caduta dell’elvetico che viene riassorbito dal gruppetto inseguitore tirato principalmente dai russi.

Brillante Noeckler, nonostante la lunga distanza, costantemente nelle prime posizioni, meno Di Centa, più nascosto nella pancia del gruppo. Prova ad avvantaggiarsi Bauer, sfruttando il pit-stop per il cambio dei materiali, mentre da dietro cerca di dare una sferzata importante prima Angerer e poi Roenning, ma tutti i tentativi lasciano il tempo che trovano. All’ultimo cambio degli sci, infatti, Olsson mantiene ancora un buon distacco e non sembra cedere; al contrario, Di Centa fatica e si stacca, così come il favoritissimo di giornata, Northug. Nessuno sembra in grado di andare a riprendere lo svedese quando mancano 5km al traguardo, ci provano Cologna, Poltoranin e Legkov, ma tutti rivedono Olsson solo dopo il traguardo.

L’argento è di Dario, alla seconda medaglia iridata della carriera, il bronzo è di Poltoranin, mentre Legkov chiude al quarto posto un Mondiale amaro. Noeckler chiude al 18° posto una bella gara, in quella che ha rappresentato quasi un passaggio di consegne con Giorgio Di Centa, 19°. Northug, crollato nel finale, è solo 21°. 36° Valerio Checchi, 38° Mattia Pellegrin.

 

Ordine d’arrivo

1. Johan Olsson
2. Dario Cologna
3. Alexey Poltoranin
4. Alexander Legkov
5. Eldar Roenning
6. Tord Asle Gjerdalen
7. Hannes Dotzler
8. Maxim Vylegzhanin
9. Jens Filbrich
10. Daniel Richardsson

18. Dietmar Noeckler
19. Giorgio Di Centa
36. Valerio Checchi
38. Mattia Pellegrin.

 

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com 

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