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Oscar Gatto: un nome per il Fiandre?

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Già lo scorso anno, tra muri e pavè, Oscar Gatto aveva destato una buona impressione, nonostante fosse la seconda punta della Farnese dietro a quel Filippo Pozzato che poi chiuse secondo al Giro delle Fiandre. In questi dodici mesi, l’atleta della Vini Fantini è cresciuto a tal punto da poter guidare la sua squadra ad un buon piazzamento?

Il primo segnale l’ha lanciato alla Dwars Door Vlaandern, il “piccolo Fiandre”: non è arrivata “solo” una vittoria, ma una prestazione convincente in tutto e per tutto. In primis è stato il migliore del lotto sui muri, anche quel Paterberg che potrebbe decidere la Ronde domenica prossima. Una corsa matura per il 28enne, che potrebbe aver tratto un ottimo vantaggio dall’aver partecipato a queste corse anche lo scorso anno. Purtroppo, a causa della questione inviti, la Vini Fantini non può prendere parte a tutte le classiche del Nord, e questo potrebbe essere uno svantaggio per lui.

Cosa potrà fare al Fiandre, quello vero? Difficile, forse, vederlo lottare ad armi pari con i migliori al mondo in questo tipo di corse. Alla Dwars, infatti, i vari Cancellara, Boonen, Sagan e compagnia cantante erano assenti, lasciando spazio a quelli che dovrebbero essere gli outsiders. Gatto, però, tra questi ha vinto, e non sarebbe una sorpresa ritrovarcelo protagonista anche tra sette giorni. Certo, con un Cancellara in formato TAV la vittoria potrebbe essere veramente utopica. Un posto sul podio, però, potrebbe anche essere alla portata data anche l’abilità del corridore di Luca Scinto in volata.

Una Mission Impossible, forse, quella di Gatto. Ma riportare la Vini Fantini, lo scorso anno Farnese Vini, sul podio di una delle corse più importanti del calendario in internazionale come il Giro delle Fiandre sarebbe un risultato di immenso prestigio. E, per tornare ad un discorso trito e ritrito, se dovesse agguantare un’ardua prima piazza, l’Italia tornerebbe sul gradino più alto del podio in una Classica Monumento quasi cinque anni dopo l’ultima affermazione nostrana, Cunego al Lombardia 2008, in una corsa di questo rango. Sognare, in fondo, non costa nulla.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Bettini

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