Sci Alpino
Sci alpino: chi sale e chi scende dopo il weekend
Come da tradizione, analizziamo chi sale e chi scende dopo il weekend di gare veloci tra Kvitfjell e Garmisch-Partenkirchen.
Chi sale
Aksel Lund Svindal spezza la maledizione della pista di casa vincendo il supergigante di domenica, dopo l’ottimo secondo posto in discesa: giochi riaperti per la Coppa assoluta (-29 da Hirscher), coppetta di supergigante in tasca, quella di discesa…quasi, considerati i 58 punti su Klaus Kroell a una sola gara dal termine. Pollice in su, ovviamente, anche per Adrien Theaux, bravo a domare il vento del nord sulla Olympiabakken e a tornare al successo dopo due anni. Nonostante le vittorie siano appannaggio di questi due atleti, brillano anche la nazionale austriaca (3 negli 8 in discesa, 6 nei 9 in supergigante) e quella canadese, perlomeno in libera, dove Osborne e Hudec agganciano le migliori prestazioni stagionali. In casa Italia, merita ovviamente una citazione Silvano Varettoni, esempio di costanza e tenacia, che stupisce tutti con un quinto posto su una pista dove aveva rischiato di compromettere la carriera; torna sul podio Werner Heel, a conferma di una stagione che l’ha restituito ad alti livelli.
Nel femminile, nessuno ferma più Tina Maze che ora punta con la consueta “fame” a quelle di specialità, oltre che al record stagionale di podi; comunque vada a finire, il 2012-2013 della slovena sarà la stagione più straordinaria della storia dello sci alpino. Nel giorno del dramma di Alice McKennis, l’altra statunitense Laurenne Ross sale sul podio della discesa, dedicando ovviamente il risultato alla sofrtunata compagna di squadra. Anna Fenninger vince il supergigante spezzando l’entusiasmo dei tedeschi, già pronti a festeggiare il successo in casa di Maria Riesch; l’austriaca ha due missili sotto i piedi e li mette perfettamente a frutto nella parte finale della Kandahar 2, centrando la prima vittoria in una prova veloce. E poi, ovviamente, un grande applauso a Tina Weirather, un’altra atleta che non si è mai arresa di fronte alla sfortuna, cogliendo finalmente la prima grande gioia della carriera.
Chi scende
Non è un buon weekend per Christof Innerhofer, d’altronde non ha mai amato particolarmente la Olympiabakken; out in supergigante dopo aver di fatto compromesso le sue chance di vincere la coppetta di discesa, anche per le condizioni atmosferiche assolutamente particolari nelle quali si è tenuta la gara. Fine settimana da dimenticare anche per Erik Guay, lontanissimo dai primi in libera, out in superg. Ted Ligety, neocampione del mondo della specialità, finisce abbondantemente fuori dai primi 15 nella gara di domenica.
Continuano i rimpianti per Daniela Merighetti: se è vero che in discesa è sfortunata con il numero di partenza, nei due supergiganti incappa nei consueti errori. La percentuale di gare non portate a termine della bresciana è davvero alta, considerando che si tratta di prove veloci. Tre giorni da dimenticare anche per la francese Marie Marchand-Arvier, out, ventottesima e quattordicesima nelle gare di Garmisch, molto lontana dai suoi standard. Prosegue l’anno difficile di Lizzi Goergl, troppo distante dalla top ten anche nelle tre prove tedesche.
foto tratta da longines.com
marco.regazzoni@olimpiazzurra.com