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Sciabola femminile, a Bologna vince Zagunis. Terza Ilaria Bianco

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Un bronzo bellissimo ma amaro, perché l’Italia avrebbe meritato di raccogliere molto di più dalla prova di Coppa del Mondo di sciabola femminile di Bologna. A salire sul podio è solo Ilaria Bianco, ma aver piazzato tre atlete nella finale a otto è il sintomo di un settore in crescita, che conferma tutto ciò che di buono sta mostrando in questa stagione.

Lo fa grazie alle atlete più esperte come la Bianco e Gioia Marzocca, e con un bell’acuto di Livia Stagni, sesta in graduatoria finale ed eliminata a un passo dal podio dalla Gavrilova, che l’ha sconfitta 15-7.

Ha vinto Mariel Zagunis, al secondo successo consecutivo in Coppa del Mondo, ed è una pessima notizia per tutte le altre. Il fenomeno di Portland ha smaltito la delusione per l’Olimpiade di Londra 2012, quella che le avrebbe dovuto regalare il terzo oro a Cinque cerchi in carriera, e che invece non le ha dato nemmeno un bronzo.
«Sono sempre stata un’atleta forte», ha spiegato la Zagunis ai microfoni di Olimpiazzurra, «Volevo vincere l’oro a Londra, ma non ce l’ho fatta. Non vivo nel passato, ma penso solo al presente», e a un futuro che sembra ancora tutto suo.

Lei a Bologna c’era, in una giornata in cui le big hanno deluso, in una prova di Coppa rimasta prematuramente orfana di Ekaterina Dyachenko, Aleksandra Socha, Sofya Velikaya, Vassiliki Vougiouka e Olga Kharlan.
Ha sfiorato l’accesso alla finale a otto Irene Vecchi, sconfitta nel derby con Gioia Marzocca per una sola stoccata assegnata alla napoletana dal presidente di giuria nonostante non tutti fossero d’accordo.
Qualche rimpianto, dunque, ma la consapevolezza di essere forti e in salute.

«È stata una buona gara per noi», ha commentato il ct Sirovich, «Abbiamo piazzato tre atlete in finale e una a podio, e il bilancio non può che essere positivo. Gioia Marzocca ha centrato la terza finale su quattro gare, dimostrando di avere una straordinaria regolarità, Livia Stagni si sta ritrovando, ha fatto un gran risultato incontrando avversarie molto forti e battendo la campionessa olimpica. Ilaria Bianco è tornata sui suoi livelli, perché sono questi i suoi livelli: lei è un fenomeno e può dimostrarcelo ogni volta».

Adesso l’attenzione è tutta sulla prova a squadre di domenica 3 marzo, dove sarà Irene Vecchi a guidare un quartetto giovane composto da Sinigaglia, Gregorio e Di Martino. «Voglio allargare il gruppo», ha spiegato Sirovich, «se poi le senatrici dimostreranno di essere molto più forti delle ragazze più giovani allora ci ripenserò».

E se la sciabola sorride, non si può dire altrettanto di fioretto e spada. A San Pietroburgo, Errigo e Di Francisca si sono fermate alla finale a otto, fallendo l’appuntamento col podio. A Saint Maur, in Francia, la migliore delle italiane è stata Rossella Fiamingo, anche lei fuori nei quarti di finale.

gabriele.lippi@olimpiazzurra.com

Twitter: GabrieleLippi1

Foto di Augusto Bizzi

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