Short Track

Short Track: il bilancio della stagione azzurra

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Con la chiusura dei Mondiali di Debrecen è calato il sipario sulla stagione internazionale dello short track. Nell’anno che precede il grande evento delle Olimpiadi di Sochi, l’Italia ha faticato molto e ha vissuto un anno di alti e bassi: dall’oro europeo della Fontana al tracollo dei Mondiali, dove nessun azzurro ha raggiunto una finale.

Sicuramente i risultati migliori sono arrivati dal settore femminile, dove ha brillato, anche se ad intermittenza, la stella di Arianna Fontana. La valtellinese ha dominato i Campionati Europei, dove ha conquistato l’oro nel concorso generale per la quinta volta in carriera, la terza consecutiva. In Coppa del Mondo è mancato il grande acuto, ma nonostante tutto il bottino di 2 argenti e un bronzo è comunque buono. Purtroppo la 22enne di Sondrio ha fallito il grande appuntamento con i Mondiali, fermandosi sempre a ridosso della finale e chiudendo in decima posizione nella classifica overall.

Subito dietro ad Arianna nella generale si è piazzata Martina Valcepina. Per la giovane classe 92 una stagione difficile, perchè aveva il compito di riconfermare i grandi risultati ottenuti la scorsa stagione e che l’avevano avvicinata notevolmente alla più illustre connazionale. Martina non è partita bene quest’anno, soffrendo un po’ più del dovuto i nuovi carichi di lavoro del tecnico Eric Bedard. Con il passare dei mesi la forma è migliorata e anche qualche buon risultato è arrivato, soprattutto in staffetta. L’undicesimo posto ai Mondiali è comunque un buon piazzamento, anche se la valtellinese dispone di un grande talento, che può tranquillamente portarla a ridosso delle migliori del mondo.

Nel complesso il settore femminile ha fatto degli ottimi progressi, come dimostrano i due podi conquistati in Coppa del Mondo (Shanghai e Sochi) dalla staffetta femminile. Il quartetto composto da Fontana, Valcepina, Maffei e Viviani (sostituita ai Mondiali dalla Peretti) rappresenta una possibile medaglia anche in chiave olimpica, visto che proprio sull’anello olimpico sono riuscite ad ottenere una fantastica medaglia di bronzo.

 

Passiamo alle noti dolenti e quindi ai ragazzi. Quest’anno per i pattinatori azzurri davvero pochissima gloria. Doveva essere la stagione del ritorno ai massimi livelli di Yuri Confortola ed invece l’azzurro ha pagato a caro prezzo l’inattività delle passate stagioni, quando è rimasto fermo a causa di un bruttissimo infortunio alla gamba. Purtroppo ai Mondiali il valtellinese non è stato fortunato, anche perchè arrivava da un momento molto positivo, con le finali conquistate nelle ultime due tappe di Coppa del Mondo (Sochi e Dresda) nei 1500m.
Stiamo comunque parlando di un pattinatore che prima dell’infortunio era capace di lottare con coreani e cinesi per un posto sul podio e forse dalla prossima stagione potremmo rivedere quel Confortola.

Un vero e proprio disastro è stata la stagione di Anthony Lobello. L’italo-americano ha deluso completamente tutte le aspettative, non riuscendo quasi mai a superare nemmeno il primo turno in batteria. Da possibile fenomeno a cocente delusione,  il passaggio è stato molto veloce.

Tra i ragazzi comunque qualcosa si muove e sta venendo fuori il talento di Davide Viscardi (classe 1990) e di Tommaso Dotti (classe 1993). Soprattutto quest’ultimo è uno dei migliori prospetti dello short track italiano e anche i risultati ai Campionati del Mondo Juniores di Varsavia, dove ha sfiorato la medaglia in due circostanze, hanno confermato che il 19enne milanese può davvero raccogliere grandi soddisfazioni in futuro.

 

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da angymania.com

 

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