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Sochi 2014: sarà lotta tra Norvegia e Canada per il medagliere
I Giochi Olimpici invernali di Sochi (Russia) si avvicinano. Oramai gli elementi a disposizione sono sufficienti per provare a fare delle stime su quali saranno i Paesi che domineranno le prossime Olimpiadi e quali invece potrebbero uscirne delusi.
Un metodo abbastanza semplice è quello di considerare l’ultima edizione dei Mondiali di tutti i 15 sport che fanno parte del programma dei Giochi invernali. A Sochi, secondo questa proiezione, ci sarà un testa a testa fra Canada e Norvegia: il Canada ha al suo attivo 36 medaglie di cui 18 d’oro, contro le 35 medaglie e 17 d’oro della Norvegia. Al terzo posto, con 10 ori e 27 medaglie totali, c’è la Germania, seguita dagli Stati Uniti, sempre con 27 medaglie, ma “solo” 8 d’oro. Il quinto posto è occupato dalla Francia (6 ori e 16 podi complessivi), mentre con 5 ori ci sono l’Olanda, la Russia e la Corea del Sud. Per la Russia sarebbe un risultato al di sotto delle attese, ma essendo la nazione di casa potrebbero esserci delle sorprese positive.
Scorrendo questo medagliere virtuale, troviamo l’Italia in sedicesima posizione, con un oro, quattro argenti e tre bronzi. L’unico oro italiano è quello di Carolina Kostner, ottenuto lo scorso anno a Nizza, che però la pattinatrice altoatesina rimetterà in gioco fra pochi giorni in Canada.
Considerando solamente i Campionati del Mondo di questa stagione, sebbene si tratti di una statistica incompleta (non sono ancora terminati alcuni Mondiali, come quelli di freestyle, short track e pattinaggio artistico), troviamo la Norvegia nettamente in testa, con 34 medaglie di cui 17 d’oro, davanti a Germania, Stati Uniti, Francia e Russia. Il Canada, settimo alle spalle dell’Austria, è per ora indietro, ma recupererà certamente con lo short track, ed anche con i mondiali di hockey che avranno luogo in primavera (Aprile per le donne, Maggio per gli uomini).
L’Italia è per il momento diciassettesima con 6 medaglie distribuite equamente tra argenti e bronzi.
Si possono poi considerare le gare preolimpiche, ovvero quelle svoltesi nei siti dei prossimi Giochi: anche questa sarebbe una statistica incompleta, se consideriamo ad esempio che le preolimpiche del biathlon sono ancora in corso (ieri vittoria del francese Martin Fourcade e della bielorussa Domracheva). Per l’Italia la musica non cambierebbe di molto: nella sprint dello sci di fondo David Hofer ha ottenuto un terzo posto, ma non si vedono altri grandi risultati. I Paesi dominanti resterebbero gli stessi, soprattutto la Norvegia, mentre il Canada può contare su sport in cui la località conta poco, non essendo le piste un fattore determinante in discipline come l’hockey e lo short track.
giulio.chinappi@olimpiazzurra.com