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Tennis: il futuro della racchetta italiana è al maschile

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Il tennis italiano sta vivendo un momento molto particolare della propria storia, perchè dopo molte stagioni stiamo assistendo al sorpasso del settore maschile su quello femminile. Il futuro prossimo della racchetta azzurra è affidato ad alcuni ragazzi giovani, che hanno tutte le carte per migliorare ciò che Seppi e soci stanno facendo in questi ultimi anni. Le speranze più grandi portano il nome di Gianluigi Quinzi e Filippo Baldi, protagonisti nel 2012 della storica vittoria dell’Italia nella Coppa Davis Junior. Nel loro palmares non c’è solo il titolo a squadre, ma rispettivamente un Bonfiglio ed un Avvenire, due dei tornei più importanti e prestigiosi a livello giovanile.

Non ci sono solo Quinzi e Baldi, ma nell’ultimo mese hanno saputo mettersi in luce anche altri ragazzi: su tutti Marco Cecchinato, classe 1992 e fresco vincitore del Future di Umago, ed Edoardo Eremin, classe 1993 di origini russe. Entrambi possono considerarsi degli italiani atipici, perchè dispongono di un ottimo e potente servizio, caratteristica che non accomuna gli azzurri nel circuito.

Non bisogna dimenticare inoltre che i nostri big non superano i 30anni e che quindi ci sono ancora notevoli margini di crescita, visto che nel tennis da sempre i rappresentanti del Bel Paese cominciano a maturare sul tardi. Sia Seppi che Fognini possono migliorare la loro classifica, soprattutto il ligure, che deve assolutamente chiudere l’anno all’interno delle prime trenta posizioni del ranking Atp.

 

Come detto dal settore femminile stanno mancando risposte convincenti e che fanno sperare in un adeguato ricambio generazionale, visto che giocatrici come Schiavone e Pennetta sembrano aver toccato il loro apice. La speranza è quella di sbagliarsi, ma ormai l’età e gli infortuni sembrano prendere il sopravvento su due giocatrici che hanno fatto la storia del tennis italiano e che hanno lanciato la crescita dell’intero settore. Non va dimenticato che Sara Errani è giovanissima e per tanti altri anni potrà stare tra le migliori del mondo. Oltre alla bolognese c’è anche ovviamente Roberta Vinci, ma dietro di loro sembra esserci un vuoto incolmabile.
La stellina di Camila Giorgi sembra non accendersi più e l’incostanza dell’italo-argentina comincia ad essere davvero preoccupante. Ci sarebbe Nastassja Burnett, convocata da Corrado Barazzutti nell’ultima sfida di Fed Cup, ma stiamo parlando di una giocatrice che continuerà ad oscillare intorno alla posizione numero 100. Maggiori speranze ci sono per Karin Knapp, ma gli infortuni sembrano perseguitare la carriera dell’altoatesina.

 

Il tennis italiano sta cambiando e nel nostro futuro ci dovremo affidare a questi ragazzi, con la speranza che possano raggiungere anche solo la metà di ciò che hanno vinto e conquistato le donne in questi ultime stagioni. Cari uomini adesso è arrivato il momento di dimostrare il vostro valore e di tenere in alto la racchetta azzurra.

 

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da puntobreak.com

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