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Tiro a segno: il bilancio italiano dopo gli Europei di Odense

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Il tiro a segno italiano c’è! Questo il dato che emerge dagli ultimi Campionati Europei di tiro a segno distanza 10m che si sono disputati tra il 26 febbraio e il 3 marzo ad Odense (Danimarca), dove la spedizione azzurra,  coordinata dall’ottimo direttore tecnico Valentina Turisini, ha raccolto nel complesso 6 medaglie di cui 5 ori ed 1 argento.

Sugli scudi nei primi giorni della rassegna ci sono saliti  sicuramente i ragazzi selezionati e appartenenti alla categoria juniores, in particolare con Dario Di Martino e Lorenzo Bassi, che nei primi giorni della kermesse hanno collezionato allori in serie sia dal punto di vista individuale sia a livello di squadra, riuscendo così a certificare che il livello del movimento del Bel Paese è sempre alto ed inoltre può contare su un’ottima rosa di tiratori che garantiranno a breve un ricambio generazionale di qualità.

Buone soddisfazioni sono giunte anche dalla categoria seniores, soprattutto nella carabina, dove le squadre nazionali hanno ottenuto entrambe l’affermazione continentale, con la conferma della compagine maschile e la sorpresa della prima medaglia d’oro per la squadra femminile. Abbastanza male invece, le selezioni di pistola che si segnalano solo per un quinto posto nel concorso maschile.

Le gare individuali infine hanno portato sentimenti contrastanti alla compagine italiaca poichè, se per la medaglia d’argento di Martina Pica, nella carabina, tutti hanno esultato con estrema soddisfazione, non si può dire lo stesso per l’aspettativa che tutti nutrivano su Luca Tesconi, Petra Zublasing e Niccolò Campriani.
Probabilmente i tre non hanno ancora metabolizzato appieno l’inserimento delle nuove regole ed è probabile che in futuro dovranno rivedere la loro strategia di approccio alla gara impostando il discorso di ottenimento della medaglia partendo dalla base delle qualificazioni.

Al termine della rassegna comunque, si può essere soddisfatti del risultato finale e il raggiungimento di ottimi risultati dimostra  che grazie alla programmazione e all’interesse di dirigenti, allenatori e atleti il movimento potrà essere sicuramente competitivo in vista del quadriennio che ci porterà sino a Rio 2016.

michele.cassano@olimpiazzurra.com

Foto tratta da : uits.it

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