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Ciclismo

Tirreno-Adriatico: i precedenti degli ultimi anni

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La Tirreno-Adriatico è ormai pronta a scattare, facendo entrare definitivamente nel vivo la stagione 2013. Come abbiamo visto in questo articolo, sono tanti i big che si daranno battaglia sulle strade dell’Italia centrale, su un percorso davvero impegnativo.

La difficoltà della corsa dei due mari è cresciuta negli ultimi anni: c’è stato un periodo, infatti, nel quale il suo profilo altimetrico non era così interessante, come nel 2005 (edizione vinta da Oscar Freire, sei volate su sette tappe) o nel 2004, quando vinse Paolo Bettini. Nelle ultime stagioni, invece, gli arrivi in salita hanno iniziato ad essere numerosi e selettivi:  l’anno scorso i Prati di Tivo regalarono il successo a Vincenzo Nibali, che inaugurò così un’annata per lui molto positiva, difendendosi poi nella frazione molto mossa di Offida e nella cronometro finale. Nel 2011 le tappe di Chieti e Macerata, caratterizzate dai saliscendi sull’Appennino abruzzese e marchigiano, consegnarono la corsa nelle mani di Cadel Evans, così come nel 2010 le stesse frazioni permisero a Stefano Garzelli di rimontare su Michele Scarponi. Il marchigiano, che per ovvie ragioni ci tiene particolarmente a questa corsa, si impose nel 2009, tenendo duro sul muro di Montelupone e nella crono di Macerata per scatenarsi poi verso Camerino, al termine di una tappa con 3000 metri di dislivello totale.

Dunque, lo spettacolo è cresciuto, anno dopo anno, alla Tirreno-Adriatico. Sulla carta, anche l’edizione 2013 non dovrebbe fare eccezione; gli attori in campo, poi, sono di livello assoluto, pronti a regalarci grandi emozioni tra i due mari e l’Appennino.

foto tratta da cyclingnews.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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