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Top&Flop: la rinascita del ciclismo; tiro a volo e scherma, due garanzie
1.-Ciclismo: cari amici, buon sangue non mente. Elisa Longo Borghini (foto-copertina), appena 21 enne, ha vinto a Cittiglio la seconda prova della Coppa del Mondo femminile su strada. E lo ha fatto compiendo una vera impresa, con una fuga di 40 km. La piemontese, figlia dell’ex fondista Guidina Dal Sasso (ricordo i duelli con la mitica Maria Canins), ha vinto per distacco, sotto una pioggia battente, con un attacco in discesa che ha persino sorpreso “sua maestà” Marianne Vos, che a Cittiglio aveva vinto 3 delle ultime 4 edizioni ed era la favorita di tutti. La Longo Borghini (bronzo iridato a Valkenburg) diventa così la prima italiana a vincere il Trofeo Binda da quando (sesta edizione) fa parte della Challenge mondiale UCI. La concorrenza è stata letteralmente annientata, visto che la svedese Johansson e l’olandese Van Dijk, anche loro sul podio, sono arrivate a 1’44″. Ottava l`altra grande speranza azzurra, Rossella Ratto. Il giorno prima, Longo Borghini era stata eletta rappresentante della categoria professioniste femminili nell’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (ACCPI) da tutte le compagne presenti. Elezione che, come dichiarato da lei stessa, l`ha ulteriormente caricata e inorgoglita, ottenendo questa strepitosa vittoria.
E anche dal settore maschile della strada stiamo assistendo a una rinascita generale. Sia nelle corse a tappe (Ulissi e Cunego alla Settimana Coppi&Bartali; Scarponi terzo al Catalogna superando addirittura Wiggins), sia a cronometro (Malori e Moser alla Coppi&Bartali; Boaro al Criterium), stiamo assistendo a un cambio di marcia che è di buon auspicio per il resto della stagione. Forse ancora non siamo a livello dell`organizzazione di Australia e Gran Bretagna, ma sicuramente il materiale umano con cui lavorare non manca. Avanti così.
2.-Tiro a volo: cambiano le regole di questa disciplina -in ottica Rio2016- ma non il dominio degli azzurri. Anzi, dall`esito di questa prima gara di Coppa del Mondo (Acapulco) sembrerebbe accentuarsi ancora di più. I nostri tiratori hanno conquistato 7 delle 15 medaglie in palio, regalando al Bel Paese la prima posizione nel medagliere (2 ori, 2 argenti e 3 bronzi) davanti agli Stati Uniti (1 oro, 1 argento ed 1 bronzo). I due ori portano la firma dell`esperienza (Di Spigno, 38anni, Double Trap) e della gioventù (Valerio Grazini, 20anni, Fossa); segnale di come sia la vecchia sia la nuova guardia stiano assorbendo al meglio il nuovo format di competizione (più spettacolare e televisivo con semifinali a 6 e finali per oro e bronzo). Da evidenziare il debutto di Andrea Benelli come CT dello skeet, dopo i bei risultati ottenuti con la nazionale cipriota. E subito si vede la sua mano: due podi al femminile (Bacosi argento e Cainero bronzo) e due piazzamenti nei sei al maschile, con il nuovo record del mondo aggiunto di Giancarlo Tazza nelle eliminatorie (123/125). Il casertano, che secondo me doveva essere titolare a Londra, dimostra di che pasta è fatto. Dunque, non solo Jessica Rossi (argento qui in Messico), ma molti assi nella manica per questo quadriennio appena iniziato.
3.-Scherma>: il periodo buio legato al lungo infortunio alla mano armata, che ne ha compromesso la scorsa stagione e la qualificazione a Londra2012, è finito. Il re di spade è ritornato. Matteo Tagliariol fa suo il Grand Prix di spada maschile a Vancouver, battendo rivali della categoria del tedesco Fiedler o lo svizzero Kauter. La classe cristallina di Tagliariol non si discute e assieme a Paolo Pizzo (arrivato fino ai 16 in Canada) costituirà la colonna vertebrale della nazionale per Rio. Weekend stratosferico (ma questa è una non-notizia) anche per il fioretto, con il podio tutto azzurro nell`individuale maschile e il bronzo a squadre a Bonn; mentre le donne fanno il cappotto con vittoria individuale (Errigo) e a squadre a Torino. Inaugurando, tra l`altro, un nuovo balletto ai danni delle malcapitate avversarie. Infine, ottimo argento per Occhiuzzi nella sciabola a Mosca, che conferma l`ottimo inizio di stagione per il campano.
4.-Sport invernali: ultime gare della stagione e ultimi acuti per gli azzurri. Incominciamo dalla splendida performance di Mirko Nenzi ai Mondiali di speed skating di Sochi (singole distanze). Il 23enne veneto ottiene una meravigliosa sesta piazza nei 1000 mt, non lontano dal bronzo ottenuto dall`eterno Shani Davis. Ora l`elite della distanza è davvero molto vicina e proprio sulla pista olimpica del 2014 il portacolori del Bel Paese ha sfoderato la migliore prestazione della stagione. Approfittando dell`assenza di un vero “cannibale” nella distanza (tipo Kramer nei 5 e 10 mila mt), Nenzi potrebbe avvicinare il prossimo anno qualcosa di straordinario e impensabile fino a poco tempo fa: il podio olimpico. Per farlo, dovrà migliorare la resistenza nella fase finale della gara (gli ultimi 500 metri), in maniera da avvicinare il “negative-split” il più possibile (secondi 500 mt più rapidi dei primi) come sanno fare solo i migliori atleti del circuito di World Cup. In questa crescita definitiva, sarà decisivo l`apporto che potrà dare il CT Romme -il quale si gioca la riconferma- alla causa. Discreto il team pursuit, ottavo a circa 10 secondi dall`Olanda. Con l`innesto di Andrea Giovannini dalla prossima stagione, non potrà che migliorare il nostro trenino. Flop invece dal nostro curling femminile, soltanto decimo ai Mondiali e che ha perso la grossa opportunità di ottenere il pass diretto per Sochi. Le ragazze avranno un`altra chance a dicembre, speriamo bene. E finisce con la ciliegina sulla torta l`annata dello snowboardcross, grazie al terzo posto di Omar Visintin e al quarto di Michela Moioli nella tappa finale di CdM di Sierra Nevada, condite dai terzi posti di entrambi nella classifica finale di specialità. Dichiarazioni come quella del 23enne Visintin (“Ora voglio diventare il numero uno”) vorremmo sentirle da tutti gli atleti in maglia azzurra.
5.-Boxe: oltre alla riconferma di Boschiero sul trono d`Europa (ora si merita la chance mondiale), da segnalare le splendide vittorie dei nostri dilettanti junior in Lituania. Nel Trofeo Danas Pozniakas EUBC International Youth Boxing, uno dei più prestigiosi a livello mondiale, sono ben due le medaglie d`oro azzurrine grazie alle vittorie di Salvatore Cavallaro nei 75 Kg e di Francesco Maietta nei 60 Kg. Cavallaro ha sconfitto in finale lo slovacco Robert Racz per 10-7 (3-1; 6-4; 1-2) alla fine di un match tenuto sempre in pugno. Maietta, invece, nella finalissima dei 60 ha avuto la meglio sull’ucraino Solyanik Andrey, superandolo per 13-10. Ottimo il lavoro dello staff tecnico composto dal DT Nazionali Schoolboys-Junior-Youth, Maurizio Stecca, e dal Tecnico Giovanni Cavallaro, che stanno assicurando il ricambio generazionale di questa gloriosa disciplina per il Bel Paese.
Cari amici, alla prossima settimana!
Di Maurizio Contino