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Boxe: spettacolo Italia Thunder, Ucraina sconfitta per 4-1!
Una serata di grande boxe al Casinò di Campione d’Italia, dove i Dolce&Gabbana Italia Thunder hanno sconfitto per 4-1 gli Ucraina Otamans nella semifinale d’andata delle World Serie of Boxing. Un risultato importante che però non deve illudere: tra una settimana, a Kiev, ci sarà da soffrire.
Nel primo match scendevano sul ring i mediomassimi Imre Szello e Denys Solonenko. L’ungherese della compagine italiana cominciava in maniera titubante, ma in seguito sfruttava il maggiore allungo ed un preciso gancio destro per annichilire un avversario oggettivamente modesto e sempre sconfitto nelle precedenti apparizioni nelle World Serie of Boxing. L’incontro si decideva nel corso del terzo round, con Szello che infliggeva una serie terribile di uno-due all’avversario, sfiorando più volte l’atterramento. Inevitabile il successo con verdetto unanime per il pugile magiaro.
Italia Thunder si portava poi sul 2-0 grazie alla convincente e attesa vittoria del medio irlandese William McLaughlin sull’esordiente ucraino Ievgenii Barabanov. Dopo due riprese di studio piuttosto equilibrate, il 23enne celtico prendeva possesso della sfida grazie ad una maggiore tenuta fisica, sfiancando la resistenza dell’avversario con una serie di micidiali corpo a corpo tipici del boxe irlandese. Un trionfo senza discussioni per tutti e tre i giudici.
La sfida chiave dell’intera semifinale (forse ritorno compreso) era poi quella che vedeva di fronte tra i pesi leggeri il serbo Branimir Stankovic ed il vice-campione olimpico dei -64 kg Denys Berinchyk. Di eccezionale intensità il primo round, spettacolo puro. Il rappresentante degli Otamans partiva a testa bassa, ma si esponeva al saettante diretto destro di Stankovic, che si aggiudicava la prima frazione. Nella seconda Berinchyk si scatenava e stringeva alle corde l’avversario, colpendolo ripetutamente con una serie micidiale; poi l’ucraino, mantenendo sempre dei ritmi serrati, si portava in vantaggio al termine della terza ripresa. Qui iniziava il capolavoro del guerriero dei Thunder. E’ probabile che il serbo abbia lasciato “sfogare” il rivale, facendolo stancare in vista del finale. Fatto sta che il rappresentante della selezione tricolore reagiva con veemenza nel quarto round, invitando anche spavaldamente Berinchyk ad attaccarlo con un gesto delle braccia quasi cinematografico. L’azione dell’ucraino, tuttavia, diventava sempre più farraginosa. mentre il serbo si esaltava dalla corta distanza, mettendo a segno anche una serie di potentissimi uppercut. Stankovic pareggiava i conti: tutto si sarebbe deciso nella quinta ripresa. Ma a quel punto Berinchyk non ne aveva più e, sfinito, doveva arrendersi ad un rivale in preda ad un memorabile furore agonistico. La sfida più bella e combattuta dell’anno se l’aggiudicava così Stankovic con verdetto unanime.
Sul ring salivano poi Vittorio Parrinello e Viktor Gogolyev. Nelle prime due riprese il 29enne peso gallo campano sembrava denotare una lampante superiorità dal punto di vista tecnico, con un pugilato elegante ed un maggiore allungo che non consentiva all’ucraino di accorciare la misura. Nel terzo round, tuttavia, l’azzurro subiva la reazione dell’avversario, il quale, pur senza brillare, rimetteva tutto in discussione. A quel punto un Parrinello nel complesso poco brillante riusciva a portare a casa il fondamentale punto del 4-0 con medesimo verdetto di tutti i giudici.
Infine la serata si chiudeva con il match dei pesi massimi tra Matteo Modugno ed il campione olimpico ucraino Oleksandr Usyk, imbattuto in queste World Series con 4 successi, di cui uno per KO. Un confronto impari. A dispetto dei 30 kg di vantaggio a favore dell’azzurro, Usyk faceva valere la sua maggiore rapidità, schivando agilmente i colpi dell’emiliano e dominando per velocità e potenza. L’ucraino chiudeva la contesa già al secondo round con knockout perentorio. Peccato per l’assenza di Clemente Russo, indisponibile per queste semifinali dopo essere recentemente guarito dalla varicella: Tatanka avrebbe dato vita alla rivincita delle Olimpiadi di Londra 2012 e magari le cose sarebbero andate diversamente.
Come detto, la contesa è tutt’altro che chiusa. Al ritorno l’Ucraina partirà nettamente con i favori del pronostico in almeno tre incontri: pesi leggeri (dove calerà il fuoriclasse Vasyl Lomachenko), medi (probabile che venga impiegato Ivan Golub, imbattuto in queste World Series) e medio-massimi (Oleksandr Gvozdyk, un rullo compressore). Qualora gli Otamans dovessero imporsi 4-1, l’approdo in finale sarebbe deciso da uno spareggio secco nella categoria dei pesi medi, dove i padroni di casa potranno contare sul solidissimo Dmytro Mytrofanov (4 vittorie su 5 quest’anno). Italia Thunder, dal proprio canto, si affiderà quasi certamente all’esperienza di Vincenzo Picardi nei pesi gallo ed alla freschezza del francese Tony Yoka nei massimi, ovvero nelle due sfide che teoricamente appaiono più alla portata. Da valutare poi la situazione di Vincenzo Mangiacapre, attualmente in ritiro con la nazionale italiana dilettantistica di pugilato: il talentuoso 24enne di Marcianise potrebbe rappresentare il classico jolly da calare magari proprio in un eventuale match di spareggio. A dispetto del 4-1 patito questa sera, dunque, gli ucraini restano favoriti per il passaggio del turno, anche se i detentori del titolo si trovano ora nella condizione di potersela giocare sino all’ultima campana.
federico.militello@olimpiazzurra.com