Ciclismo
Ciclismo: che speranze per l’Italia verso le Ardenne?
Andate in archivio con la Parigi-Roubaix le corse su pavè, è tempo di cominciare a pensare alle classiche delle Ardenne, che culmineranno con 7 giorni di fuoco tra Amstel, Freccia Vallone e Liegi. Dopo le prestazioni delle scorse settimane, l’Italia può tornare a sperare di agguantare una delle prime posizioni?
Enrico Gasparotto si presenterà all’Amstel Gold Race da campione uscente, anche se rispetto allo scorso anno il percorso è stato cambiato, con l’arrivo posto un chilometro e mezzo dopo lo scollinamento sul Cauberg. È difficile dire con che condizione si presentino i corridori, dato che tanti hanno saltato le ultime corse più importanti o le hanno sfruttate solo per affinare la gamba. In ogni caso l’atleta dell’Astana si è sempre trovato benissimo su questa salita e potrebbe comportarsi bene.
La Lampre-Merida, dopo una campagna del Nord non certo positiva con Pozzato, punterà decisa sulla coppia Diego Ulissi-Damiano Cunego. Il primo, più giovane, potrebbe fare bene in particolar modo alla Freccia Vallone: le aspre pendenze del Muro di Huy e la distanza non proibitiva potrebbero esaltare le sue caratteristiche, dati anche i buoni risultati dello scorso anno. Cunego, invece, è sempre un oggetto misterioso, ma al Giro dei Paesi Baschi è sembrato meno brillante del compagno di strada. Non vince una classica importante dal 2008 ma negli anni ha cambiato l’interpretazione della gara: con un attacco dalla distanza potrebbe sorprendere molti avversari.
La Cannondale, specialmente nell’Amstel, dovrebbe puntare su Peter Sagan. Con lui, però, ci sarà anche quel Moreno Moser che non è nuovo ad azioni importanti. Dopo i ritiri in altura, tra l’altro, trova spesso e volentieri un’ottima forma. Già domani potrebbe essere competitivo alla Freccia del Brabante e all’Amstel, sfruttando anche il marcamento su Sagan, e potrebbe risultare un outsider importante, anche se è un’incognita la tenuta sulle lunghe distanze.
Merita attenzione anche Vincenzo Nibali, secondo l’anno scorso alla Liegi. In questo inizio di stagione ha vinto più di testa che di gambe, vedi Tirreno-Adriatico, e anche settimana prossima la condizione potrebbe non essere al top dato che il messinese ha incentrato la sua prima parte di stagione sul Giro d’Italia. Si aspettano dei segnali anche da Giovanni Visconti, mai veramente competitivo in questo tipo di corse. Alla Movistar potrebbe lavorare per i compagni, ma anche sfruttare l’effetto sorpresa per arrivare al risultato personale.
Foto: divulgação
gianluca.santo@olimpiazzurra.com