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Coppa Davis, Canada-Italia: analisi di una sconfitta che fa davvero male

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Ancora una volta la nazionale italiana di Coppa Davis sfiora l’impresa e va tanto vicino al raggiungere un grandissimo risultato, che i quattro ragazzi azzurri avrebbero meritato per il cuore, la grinta e la voglia di non mollare mai che ci hanno messo in questa tre giorni canadese. Purtroppo tutto questo non è servito per avere la meglio dei bombardieri del Canada, che, possiamo dirlo senza giri di parole, hanno vinto la sfida grazie all’impressionante rendimento al servizio. Lo sapevamo già dall’inizio che a Vancouver sarebbe stata davvero dura, perchè su una superficie così veloce i ragazzi scelti dal capitano Martin Laurendau partivano nettamente favoriti, proprio per la loro efficacia alla battuta, che su un campo del genere diventava molte volte imprendibile.

Il punto decisivo, come già era prevedibile all’inizio, è stato quello del doppio. Fabio Fognini e Daniele Bracciali hanno davvero sfiorato il prezioso successo, prima di crollare 15-13 al quinto set. Fossimo riusciti ad andare noi sul 2-1, probabilmente adesso staremmo esaltando il quartetto azzurro e non staremmo qui a scrivere di una sconfitta, che lascia tantissimi rimpianti e grande delusione. L’occasione era davvero quella delle più ghiotte, perchè il Canada è una nazionale ampiamente alla nostra portata.

Facendo un’analisi più dettagliata del rendimento degli azzurri, bisogna sottolineare come abbiamo concesso troppo all’inizio di ogni incontro, infatti in ben tre occasioni ci siamo trovati a rincorrere due set di svantaggio ai nostri avversari e purtroppo non sempre riesce il miracolo, come a Seppi nella prima sfida con Pospisil.
Anche la fortuna in molte occasioni ha girato le spalle ai nostri tennisti, basti pensare al rovescio di Seppi nel match di ieri uscito davvero di un nulla sull’unica palla break concessa da Raonic nel quarto set.

Resta tantissimo amaro in bocca e ripetiamo ancora che la delusione è davvero enorme, ma come ha detto bene il nostro capitano Corrado Barazzutti questo gruppo ha dimostrato di esserci ed ha fatto una notevole crescita nelle ultime tre stagioni. Queste le sue precise parole ai colleghi presenti in Canada: ” Abbiamo dimostrato carattere e personalità, sono orgoglioso di questi ragazzi che hanno giocato come si deve fare in Davis, da combattenti come piace a me, dimostrando un grande attaccamento alla maglia della nazionale. Lasciamo Vancouver con la consapevolezza di avere una squadra molto forte su tutte le superfici, in particolare sulla terra rossa, come dimostra la vittoria di Torino sulla Croazia”. E già pensa alla prossima stagione: “Ci portiamo via un grande futuro con un gruppo che ha davanti a sé tanti anni ed è in costante crescita. Ragazzi che sentono molto il clima della Davis, che amano giocare per l’Italia, tifano l’uno per l’altro e sono molto uniti. Ci sono tutti i presupposti per fare bene nel 2014 e raggiungere un grande risultato dopo i quarti di quest’anno. Arriverà il nostro turno”

Come ha detto bene Barazzutti dobbiamo ripartire l’anno prossimo con la giusta convinzione e con la consapevolezza che questo gruppo può davvero togliersi qualche bella soddisfazione, con la speranza di giocare una volta un match decisivo sull’amata terra rossa in casa nostra e non più su campi dove a vincere non è il talento, ma solamente la forza.

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da lettera43.it

 

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