Ciclismo

È morto Miguel Poblet

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Se ne va un altro pezzo di quel ciclismo eroico, di quelle corse che riviviamo in immagini in bianco e nero e con un pizzico di nostalgia: è infatti morto oggi, a Barcellona, Miguel Poblet, grande campione spagnolo degli anni cinquanta.

Classe 1928, originario di Montcada i Reixac-cittadina nei dintorni della metropoli catalana-, visse una lunga carriera tra la metà degli anni quaranta (passò professionista non ancora diciassettenne) e il 1962, vestendo le casacche di celebri squadre come la Faema o la Ignis di patron Borghi. Fu il primo corridore a vincere almeno una tappa al Giro d’Italia, al Tour de France e alla Vuelta nella stessa stagione: correva l’anno 1956 e venne poi eguagliato, in questo particolare primato, solo da Pierino Baffi (1958) e Alessandro Petacchi (2003). Si aggiudicò le Milano-Sanremo del 1957 e del 1959, venti tappe alla corsa rosa, tre al Tour e altrettante alla Vuelta: era uno sprinter vero, dotato però anche di una grande resistenza e molto abile nei velodromi (tanti duelli con Antonio Maspes e gli altri pistard dell’epoca).  Miguel Poblet viene universalmente considerato il primo grande campione espresso dal ciclismo spagnolo; non a caso, vanta anche il particolare record di essere stato l’unico iberico a salire sul podio della Parigi-Roubaix sino al 2005, quando Juan Antonio Flecha giunse terzo: il catalano fu infatti secondo nel 1958 e terzo nel 1960. Negli ultimi anni aveva molto limitato le apparizioni in pubblico: è deceduto in un ospedale di Barcellona a causa di un’insufficienza renale e di un’infezione.

foto tratta da cobblesandhills.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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