Ciclismo

Filippo Pozzato, la Roubaix come ultima chiamata?

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Un talento cristallino, forse mai sfruttato a dovere. Una Milano-Sanremo, due tappe al Tour, una Tirreno-Adriatico e altri successi. Una carriera da piazzato, ma mai vincente, al Nord. Ultimo piazzamento, il secondo posto dello scorso anno al Giro delle Fiandre vinto da Tom Boonen.

Stiamo parlando di Filippo Pozzato. Sono passati circa 12 mesi, da quel giorno. Eppure sembra cambiato così tanto. Un anno fa Pippo correva nella Farnese di Luca Scinto ed Angelo Citracca, ora nella Lampre-Merida. Lo scorso anno aveva fatto sognare, quest’anno ha deluso. Eppure, la stagione era iniziata bene, con una bellissima vittoria al trofeo Laigueglia, costruita sull’ultima salita. Quando sono iniziate le ‘sue’ corse, però, non è sembrato al meglio.

Sul Poggio, alla Sanremo, ha tenuto, a fatica i primi, salvo staccarsi in discesa. Un primo segnale non incoraggiante, ma la gara era stata stravagante e poteva essere solo un falso allarme. Sono iniziate le classiche del Nord, e ancora il corridore di Sandrigo risultava impalpabile, mai davanti, mai tra i primi, mai all’attacco sui muri in pavè. “Sta aspettando il Fiandre”, si diceva. Il Fiandre, è arrivato ed è pure passato, senza che la maglia blu-fucsia di Pozzato si vedesse tra i primi nelle fasi importanti della gara.

Domenica, con la Parigi-Roubaix, si chiuderà la stagione delle classiche a lui adatte. La Lampre, presumibilmente, puntava molto sull’azzurro, che non sembra ripagare la fiducia della squadra. Domenica, dunque, sarà l’ultima possibilità per risollevare una prima parte di stagione che non ha portato frutti desiderati. Data anche la mancanza di avversari sulla carta superiori, escludendo naturalmente Cancellara, il podio potrebbe essere alla portata. Anche perchè, a 32 anni, le opportunità iniziano a scarseggiare.

Foto: Bettini

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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