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Ciclismo

Freccia Vallone, il trionfo della tattica Katusha

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Aspetti Purito e ti ritrovi Dani: in pochi avrebbero scommesso un centesimo sulla vittoria di Moreno alla Freccia Vallone di ieri, proprio perché, nonostante la recente caduta, Rodríguez sembrava essere il favorito numero uno, alla pari di Philippe Gilbert.

E invece la Katusha, ottimamente diretta da Valerio Piva in ammiraglia, è stata davvero furba. Per 200 km, lo squadrone russo ha lasciato alla BMC l’onere di inseguire i vari fuggitivi o di tenere cucito il gruppo; anzi, Yuri Trofimov è addirittura andato in fuga ad un certo punto, proprio per evitare che i suoi compagni dovessero spendere preziose energie. Nel finale di corsa, tutto ciò ha permesso ai biancorossi di potersi giocare in assoluta serenità la carta Moreno, mentre la BMC poteva fare affidamento solo su Gilbert; lo spagnolo è andato a riprendere lo straordinario Betancur (attenzione ai colombiani, una volta di più, perché sta emergendo una generazione straordinaria) e a cogliere il successo più bello di un’onesta carriera, che lo aveva visto vincere, ad esempio, al Giro del Piemonte 2011 e  in una tappa alla Vuelta di quell’anno.

D’altronde, il ciclismo ha la peculiarità di essere uno sport un po’ di squadra, un po’ individuale: e quando la grande condizione di un atleta coincide con un’ottima gestione tattica da parte dell’ammiraglia, difficilmente questo connubio sarà battibile.

foto tratta da ciclismonelcuore.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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