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Ginnastica, Europei: Italia, che sabato di fuoco! Arrivano le medaglie

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Un sabato di fuoco. Meglio così non poteva proprio andare. Gli Europei di ginnastica artistica si tingono d’azzurro nella prima giornata dedicata alle finali di specialità. Due bronzi a Mosca rallegrano la prima parte del nostro weekend. Due medaglie dal settore maschile, dal peso specifico totalmente diverso. In attesa che domani Carlotta Ferlito ed Elisa Meneghini provino ad imitare i colleghi.

 

Andrea Cingolani trovava la classica giornata di gloria. Un insperato, sorprendente e fantastico terzo posto al corpo libero. Perfetto, preciso, puntuale, plastico ed anche elegante, con un triplo finale e un paio di sequenze che hanno messo la firma su uno storico podio. Il 22enne tratteneva a fatica la commozione e raggiungeva il migliore risultato di una carriera appena iniziata, alla prima finale importante. Una carriera sbocciata definitivamente proprio stamane all’Olympiskyi. Abbiamo trovato un giovane solido e valido per la ginnastica artistica maschile, un anello di congiunzione degno di nota tra i nostri super senatori incrollabili e la new age. Il fidanzato di Vanessa Ferrari per la prima volta faceva meglio dell’amata campionessa: questa volta era lei ad aspettarlo sugli spalti e a tifare per lui. Lo aspettiamo al varco alle prossime uscite: la convinzione mentale che ha maturato lo porterà molto lontano. Si potrebbe dire che ha sfruttato i tanti errori/cadute degli avversari? Certamente sì, ma la sensazione è che il Cingo se la sarebbe giocata comunque fino in fondo: se lui non ha sbagliato vuol dire che semplicemente è stato il migliore. Dietro solo a un super Whitlock, argento nel generale, a un incrollabile Shatilov.

 

Matteo Morandi, invece, si ripeteva. Come sempre, il nostro Signore degli Anelli non delude e saliva ancora una volta sul podio. In una delle gare più combattute degli ultimi anni, con sei atleti in 66 millesimi di punto e ben tre pari merito. Il peso specifico di questo alloro è chiaro: la dimostrazione di un trentunenne che non si accontenta mai e che le prova tutto per conquistare ancora qualcosa di nuovo. Certo scivola di una posizione rispetto all’edizione dello scorso anno, ma è il quarto podio continentale dopo il trionfo del 2010 e il bronzo del lontano 2004. Sono praticamente dieci anni che Matteo è qui a combattere! Dopo lo stesso risultato dei Giochi Olimpici di Londra, magari sfruttando un’onda lunga che potrebbe portarlo ad Anversa per uno storico tris.

 

Alberto Busnari, invece, non riusciva ad acciuffare una medaglia che era assolutamente alla sua portata al cavallo con maniglie. Ancora un quarto posto che conferma la sfortuna del cavaliere di Melzo. Come a Londra (anche se là pesava di più), con un esercizio che ha rasentato la miglior prestazione possibile, con tanto di movimento Busnari eseguito al top. Lo hanno sopravanzato ancora gli inglesi e ancora quel mostruoso Berki che però oggi si è dovuto accontentare dell’argento. Sarebbero state tre medaglie favolose per l’Italia: ma siamo assolutamente in media con le aspettative più rosee della vigilia.

 

Non finisce qui perché Giorgia Campana chiude al quinto posto una super finale alle parallele. Il body azzurro che ha vestito in questi tre giorni è stato sudatissimo e altamente meritato. I risultati lo hanno provato: 11esima nel generale, eccellente prestazione agli amati staggi, addirittura quarta nelle qualificazioni alla trave (pari merito con Meneghini, preferitale in ottica atto conclusivo). La diciassettenne romana ottiene, però, il miglior risultato individuale in una rassegna internazionale di prestigio con tanto di sorrisi. Questo è il giusto premio per mesi e mesi di lavoro, focalizzati a un miglioramento generale.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

(foto cronachemaceratesi)

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