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Giro delle Fiandre, i promossi: Cancellara su tutti

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Ho visto un re. Prendiamo in prestito una citazione del compianto Enzo Jannacci per descrivere Fabian Cancellara, vincitore-meglio, dominatore-del Giro delle Fiandre di ieri. Quando, nella locomotiva, il carbone inizia a bruciare, il passo del mezzo acquisisce sempre maggiore potenza, maggiore velocità. E Cancellara è così: quando decide che è il momento, se ne va, senza voltarsi, senza fermarsi più, sfruttando anche una rara intelligenza tattica (come sul Paterberg, lasciando Peter Sagan al vento).

Peter Sagan, appunto. Lo slovacco non può non essere tra i promossi. Ha appena compiuto 23 anni, eppure è stato l’unico a insidiare, o quantomeno a fare qualcosa in più del solletico, all’inarrivabile svizzero. Per vincere le più grandi classiche ha davanti tutta una carriera, per quanto, ne siamo convinti, ci riproverà nuovamente già in questa primavera. Anche Jürgen Roelandts, che completa il podio di giornata, va sicuramente promosso: ha tentato di anticipare i migliori e poi ha tenuto duro, riuscendo persino a rimanere a ruota di Sagan nonostante il forte ritmo del gruppetto alle loro spalle, per portare a casa un piazzamento molto importante.

Tra i promossi ci va senz’altro anche il francese Mathieu Ladagnous, quinto ieri dopo il sesto posto nella Gand-Wevelgem, due tra i più prestigiosi risultati della carriera. Molto buona la performance del polacco Michal Kwiatkowski, che conferma l’ottimo stato di forma con cui è uscito dalla Tirreno-Adriatico partecipando già ai primi tentativi di fuga, riuscendo poi, anche se solo per pochi metri, a tenere la ruota degli scatenati Cancellara e Sagan. Citazione meritata, infine, per Mirko Selvaggi: il pistoiese si riporta con una splendida azione sui fuggitivi e, assieme a Kwiatkowski, è l’ultimo a cedere del plotoncino per lunghi tratti al comando.

foto Bettini

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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