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Ciclismo

Giro d’Italia: Nibali-Wiggins, scontro tra titani

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C’è aria di Giro d’Italia. C’è aria di tre settimane di grande ciclismo, di salite e di discese, di volate e di cronometro, di attacchi e di crisi, di epici duelli.

Duelli, appunto. Per quanto la starting list della corsa più bella presenti un’invidiabile serie di atleti di altissimo spessore, in apparenza sembrano essere due quelli con maggiori possibilità di indossare la maglia rosa a Brescia, tra un mese: Vincenzo Nibali e Bradley Wiggins. Due titani, due campioni con stili diversi, con caratteri diversi, con passioni diverse. Due corridori nati per questo genere di gare: più geniale e fantasioso il primo, più “meccanico” e calcolatore il secondo.

Lo squalo dello Stretto ha vinto la Tirreno-Adriatico e il Giro del Trentino, le due corse italiane che, storicamente, sono sempre dei “giri” in miniatura per le difficoltà dei percorsi e il livello dei partecipanti. La Liegi non è andata come avrebbe voluto, ma la condizione sembra davvero ottima. In un Giro d’Italia caratterizzato da molte tappe mosse di media montagna, oltre ai tradizionali tapponi alpini dell’ultima settimana, sarà fondamentale per Vincenzo e per ogni altro corridore l’apporto della squadra: al suo fianco, nell’Astana diretta da Beppe Martinelli ci saranno due importanti scalatori come Paolo Tiralongo e un Fabio Aru finalmente protagonista in Trentino, un altro grimpeur molto irregolare come Janez Braijkovic (che comunque risulterà molto importante anche nella cronosquadre di Ischia, al pari di Fredrik Kessiakoff), un corridore che al Giro dà sempre il meglio di sé, ovvero Valerio Agnoli, e tre uomini squadra come Alessandro Vanotti, Dmitry Grudzev e Tanel Kangert.

Bradley Wiggins potrebbe fare strage nei 54 km a cronometro di Saltara, senza considerare la cronosquadre campana o la cronoscalata di Polsi. E senza dimenticarsi che, per quanto il Sir faccia meno spettacolo, è un atleta difficilissimo da staccare quando la strada sale (Nibali ne sa qualcosa…). Al Trentino ha dato segnali importanti, pur senza riuscire a tenere la ruota del siciliano; in precedenza, era già stato in buona forma al Giro di Catalogna. Tuttavia, in casa Sky difficilmente si toppano gli obiettivi, ai quali ci si prepara sempre in un modo meticoloso e scientifico, analizzando anche il più insignificante dei dettagli; inoltre, a fianco di Wiggo ci sarà la squadra più forte della corsa rosa. Scalatori purissimi come Sergio Henao, Xabier Zandio e Rigoberto Uran; un uomo da gare a tappe come Dario Cataldo, bravissimo anche a cronometro; un atleta in grandissima condizione come Kanstantsin Siutsou; tre passistoni del calibro di Christian Knees, Danny Pate e Salvatore Puccio.

Insomma, Nibali e Wiggins hanno decisamente affilato le armi per il loro obiettivo stagionale.

foto di Susi Goetze

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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