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Ciclismo

Giro d’Italia, i ‘tapponi’: presentazione della Cervere-Bardonecchia

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La seconda tappa di “alta montagna” del Giro d’Italia è la Cervere-Bardonecchia, 168 km in programma sabato 18 maggio, quattordicesima giornata di corsa.

Si parte dunque da un piccolo centro della provincia di Cuneo per andare poi verso Pinerolo e Perosa Argentina, zona cara alla famiglia Agnelli: poco più avanti, a Pourrieres, inizia infatti la storica salita del Sestrière, 16.2 km che scollinano a quota 2035, ad una trentina di chilometri dal traguardo. Il colle che porta al comune più alto d’Italia non è certo impossibile: la vera difficoltà è data dalla lunghezza. I primi 6 km sono poco più di un falsopiano sin verso Pragelato, poi l’ascesa si inerpica senza mai salire, tuttavia, sopra il 10% di pendenza: il punto più duro è uno strappo al 9% attorno all’undicesimo chilometro. Si tratta dunque di una salita di seconda categoria, che però potrebbe fungere da trampolino di lancio, sfruttando anche la successiva discesa verso Cesana Torinese: siamo nelle montagne olimpiche, dove i meravigliosi impianti costruiti per Torino 2006 necessitano di una rapida revisione per non “morire” del tutto.

Arrivati a Bardonecchia, a pochi passi dal Frejus che segna il confine italo-francese,  ci si arrampica però verso il Jafferau, all’altezza dei bacini dell’invaso artificiale: 7250 metri di salita quasi sempre sopra il 10%, con strappi al 14% e l’ultimo chilometro che si inerpica ancora all’11.6%. Sarà una salita davvero tosta, parzialmente attutita dal chilometraggio contenuto di questa frazione, che però potrebbe far segnare importanti scossoni in classifica.

foto tratta da www.giroditalia.it

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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