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Ciclismo
Liegi: ultima possibilità per l’Italia nella primavera delle grandi classiche
Nel 2012 l’Italia, a questo punto della stagione ciclistica, aveva già conquistato quattro podi nelle prime 3 classiche monumento. Terzo posto per Vincenzo Nibali a Sanremo, seconda e terza posizione per Filippo Pozzato e Alessandro Ballan al Fiandre, terza piazza sempre per Ballan nel velodromo di Roubaux. Di lì a pochi giorni Nibali ed Enrico Gasparotto si sarebbero fatti valere alla Liegi-Bastogne-Liegi, chiudendo rispettivamente secondo e terzo, con il siciliano che andò vicino alla vittoria. Il tutto impreziosito dalla vittoria di Gasparotto all’Amstel.
Un anno dopo, a due giorni dalla Liegi, il bottino è decisamente più scarso. Nessun podio nelle monumento, nessuna vittoria in classiche World Tour. Gli unici successi sono arrivati dall’esperto Luca Paolini all’Het Nieuwsblad, da Oscar Gatto alla Dwars Door Vlaanderen e da una bella, quanto sporadica, prestazione di Moreno Moser alla Strade Bianche. Domenica si correrà la Liegi-Bastogne-Liegi, che chiuderà questa primavera di corse di un giorno: gli azzurri sono chiamati, quantomeno, ad uno scatto d’orgoglio, per essere nuovamente protagonisti.
Il nome più importante sarà quello di Vincenzo Nibali, che ormai deve tenere alto il tricolore nelle corse a tappe, brevi o di tre settimane non fa differenza, e anche nelle classiche. Nonostante non abbia lo spunto veloce, o lo scatto secco, che teoricamente servirebbe, si fa perdonare tutto con una condotta di gara aggressiva e a volte quasi spregiudicata. Lo scorso anno, a Liegi, attaccò a venti chilometri dalla conclusione di Ans, in solitaria. Fu ripreso ormai negli ultimi mille metri da un Iglinskiy in stato di grazia; missione fallita, ma nemmeno di troppo. La forma sembra esserci ma sarà reduce dal Giro del Trentino, con le fatiche potrebbero farsi sentire.
Sarà in squadra con lui, all’Astana, Enrico Gasparotto. Non sembra essere quello del 2012, ma in questa settimana è rimasto nelle prime posizioni e quantomeno un piazzamento potrebbe essere alla portata. Lo stesso si può dire per Rinaldo Nocentini, specialista nel cogliere un risultato tra i primi 10-15.
La Lampre presenterà tre punte per provare a vincere la corsa, ma la missione sembra quantomeno proibitiva. Damiano Cunego non sembra in forma e comunque da anni ormai fatica a confrontarsi con i migliori al mondo. Diego Ulissi è reduce da un tredicesimo posto alla Freccia Vallone, teoricamente a lui più adatta. Su distanze impegnative, come sarà per la Doyenne, il giovane alfiere azzurro tende a faticare: difficile vederlo protagonista nel finale di corsa. Infine dovrebbe prendere il via anche Michele Scarponi che, nonostante la buona prova di ieri al Trentino, non sembra assolutamente al top.
Abbiamo già citato Moreno Moser. Lo scorso luglio metteva in fila, nell’ultima tappa del Giro di Polonia, Sergio Henao e Michal Kwiatkowski con una sparata fenomenale all’ultimo chilometro. Ora questi due atleti sono protagonisti delle classiche, mentre Moreno sprofonda nelle retrovie. Sembra impossibile possa essere protagonista sul Saint Nicolas. Il talento c’è, inutile negarlo: speriamo possa tornare ad esprimerlo il prima possibile.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com
Twitter: @Santo_Gianluca
Foto: altaspulsaciones.com