Ciclismo
Parigi-Roubaix, le pagelle: bene Cancellara-Vanmarcke, naufragio Italia
Tre classiche Monumento, dopo la Parigi-Roubaix di oggi, per il 2013 sono andate in archivio. Con le consuete pagelle andiamo a vedere come si sono comportati i protagonisti e coloro che hanno deluso le attese.
CANCELLARA Fabian, voto 9.5: non il miglior Cancellara di sempre. Quando accelera sulle pietre non riesce a fare male come al solito. Alla fine, però, riesce a portare a casa il risultato. Per la prima volta è riuscito a vincere una volata per la prima posizione nel velodromo di Roubaix, battendo Vanmarcke di potenza, rimanendo seduto quasi fino alla linea del traguardo. Ha colto tre podi nelle tre Monumento fino ad ora disputate, unico ad esserci riuscito in questa stagione. L’immagine in cui è sdraiato per terra sul prato in centro al velodromo è forse l’emblema di una corsa in cui ha faticato più del previsto e che ha richiesto tutto il suo impegno per essere portata a casa.
VANMARCKE Sep, voto 9: attacca due volte costringendo Cancellara all’inseguimento, poi lo tiene sul Carrefour de l’Arbre per arrivare a giocarsi la volata. Lancia il suo sprint e sembra poter avere la meglio, ma probabilmente era entrato in riserva e non è riuscito a sprigionare la massima potenza. In ogni caso una prova di altissimo livello, che potrebbe essere solo l’inizio di una carriera di prestigio nelle classiche del Nord.
STYBAR-VANDENBERGH, voto 7.5: i due corridori dell’OmegaPharma-QuickStep fanno una gara perfetta fino al punto cruciale della corsa, il Carrefour de l’Arbre. Sul tratto di pavè numero 4, infatti, sono costretti a perdere terreno dalla testa della corsa per due contatti con degli spettatori. In un frangente di corsa così importante, probabilmente sarebbe servita più attenzione da parte loro. Resta una bella prova corale da parte del team privato di Tom Boonen.
TERPSTRA Niki, voto 6.5: corre anche lui bene come i suoi compagni, ma sembra mancargli qualcosa sui tratti di pavè per poter competere con i migliori. Porta a casa un ottimo terzo posto nella volata dei battuti.
VAN AVERMAET Greg, voto 6.5: corre bene anche lui, ma gli è mancato qualcosa nei momenti topici della competizione.
GAUDIN Damien, voto 7: attacca a ripetizione nella seconda parte del percorso per provare a portare via l’attacco giusto, senza però riuscirci. Una condotta di gara coraggiosa e dispendiosa, ma nonostante questo riesce lo stesso a chiudere quinto. Potrebbe essere un nome importante per il futuro.
BOOM Lars, voto 5: ci si aspettava molto da lui, data anche la prova positiva di un anno fa. Invece non fa quel salto di qualità atteso ormai da qualche anno. Rimandato.
PAOLINI Luca, voto 6.5: 21esimo, è il miglior italiano sul traguardo. Avrebbe potuto agguantare una top10 se una foratura non l’avesse fermato quando si trovava in avanscoperta con coloro che successivamente si sono giocati le prime posizioni. Nonostante l’età ormai avanzata è una sicurezza.
POZZATO Filippo, voto 4.5: una campagna del Nord da dimenticare. Anche oggi impalpabile come al Fiandre, non si fa mai vedere nelle prime posizioni nei chilometri finali. Il 22esimo posto a 2’52” non può lasciare nemmeno lontanamente soddisfatto l’azzurro, solo lontano parente di quello che andava vicino alla vittoria al Fiandre lo scorso anno.
PHINNEY Tailor, voto 4.5: sembrava poter essere uno dei contendenti per la vittoria invece chiude lontano dai primi. L’accelerata ad Arenberg avrebbe potuto far ben sperare, invece si è dimostrata un fuoco di paglia.
BOASSON HAGEN Edvald, voto 4: il norvegese, probabilmente, è lo sconfitto principale della giornata odierna. Non appena si accende la miccia scivola nelle retrovie per concludere la propria corsa nell’anonimato. Per ora un incompiuto, dalle grandi potenzialità mostrate solo a sprazzi.
gianluca.santo@olimpiazzurra.com