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Scherma

Scherma: è sempre e comunque una grande Italia

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Il ritorno di una campionessa (Bianca Del Carretto), la garanzia di medaglie che viene dal fioretto, un argento e un talento tutto da scoprire per la sciabola maschile: questo, in estrema sintesi, è il quadro tratteggiato da quest’ultimo week-end di gare di Coppa del Mondo.

Partiamo proprio dalla spada femminile, che finalmente centra la prima medaglia in stagione, cancellando così quello zero dalla casellina “podi” che stonava e non poco rispetto al bilancio degli altri settori. La torta, già buona di per sè, è resa ancora più saporita dalla notizia che a portare a casa la medaglia (in questo caso, un bronzo) è stata la ritrovata Bianca Del Carretto, da troppo tempo lontana dai suoi livelli. Questo podio può quindi essere stata la scintilla giusta per rimettere in moto il motore della forte spadista ligure, pronta a riprendersi quel ruolo di trascinatrice della squadra ora che gli Europei e soprattutto i Mondiali si avvicinano. Bene anche Rossella Fiamingo, regolarmente nelle sedici in questa stagione, con una costanza di rendimento impressionante che in tre occasioni l’ha anche portata a sfiorare il podio: questa volta si è fermata ai quarti, battuta proprio dalla Del Carretto.

Dalla Cina facciamo un breve salto in Corea del Sud, a Seul, dove c’è stato un doppio appuntamento per il fioretto: Coppa del Mondo per gli uomini, Grand Prix FIE per le ragazze. Partiamo da queste ultime: assente Elisa di Francisca, per lei forfait dell’ultimo minuto (ma a Shanghai ci sarà), l’Italia è stata rappresentate sul podio da Carolina Erba, ottima terza  dietro a Deriglazova e Guyart. Una gara impreziosita dal 15-10 inflitto ad Arianna Errigo (poi quinta), prima che la Deriglazova e l’arbitro (il ct Andrea Cipressa, sul sito federale, ha espresso infatti perplessità per alcune decisioni prese dal giudice di gara) la relegassero al terzo posto finale.
Fra i maschi, il solito grande Andrea Cassarà si porta a casa la sua seconda vittoria stagionale dopo Venezia e conferma la sua leadership nel ranking mondiale. Positiva la prova di Edaordo Luperi, sesto a fine della gara individuale e capace di fare lo scalpo ad Andrea Baldini nel tabellone dei 32. Il giorno dopo, nella prova a squadre, il Baldo si è rifatto e assieme ai suoi compagni d’avventura londinesi ha guidato l’Italia alla vittoria nella gara a squadre, giunta battendo in finale gli Stati Uniti per 45-39.

Da ultimo approdiamo ad Atene, dove nel week-end si sono dati battaglia gli sciabolatori. Nella gara individuale da applausi la gara di Enrico Berrè, che si ferma a un passo dal podio, battuto dal tedesco Wagner per 15-10 nell’assalto dei quarti di finale. Il turno precedente si era fermato Marco Ciari, anche lui “vittima” di Wagner. Finisce nei 32 la corsa tanto di Occhiuzzi, sconfitto dal tedesco Kindler rivelazione ai recenti mondiali Under 20 di Porec e alla sua prima battuta d’arresto in una stagione sin qui condotta alla grande, quanto di Luigi Samele, che rimedia anche un infortunio nell’assalto contro Anstett. La gara è stata poi vinta da Aaron Szilagiy, che allunga così in vetta al ranking di specialità. Gli azzurri si sono poi presi la rivincita il giorno dopo nella prova a squadre, cui non ha preso parte Luigi Samele: Hong Kong, Ungheria e Bielorussia si sono dovute inchinare alle sciabole azzurre, mentre la Germania in finale è riuscita ad avere la meglio, con i nostri così costretti ad accontentarsi dell’argento.
La sciabola tornerà in pedana il prossimo week-end in quel di Chicago, una trasferta che vedrà coinvolta tanto la squadra maschile quanto quella femminile.

photo: Augusto Bizzi

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