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Sciabola, Szilagyi si prende Atene. Berrè da finale

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Il campione olimpico di sciabola torna a vincere e lo fa nel suggestivo scenario di Atene, la città magica di un Aldo Montano di cui l’Italia comincia a sentire anche troppo la mancanza.

Aron Szilagyi si prende la coppa dell’Acropoli e si conferma numero 1 al mondo, allungando il passo su un Diego Occhiuzzi che si concede il primo passaggio a vuoto di una stagione strepitosa. Per una volta lo sciabolatore napoletano non entra in finale, eliminato nei 32 dal giovane tedesco Kindler, una delle rivelazioni dei mondiali giovani, battuto 15-13 dopo aver superato il suo primo turno con un perentorio 15-8 all’ucraino Statsenko.

Nei primi otto ci è arrivato Enrico Berrè, 21 anni, sesto e alla seconda finale nelle ultime tre prove di Coppa disputate. Un talento autentico, destinato a diventare un campione, che domani tirerà con pieno merito la prova a squadre. «Ancora una volta buona gara, ma amaro in bocca», ha commentato Berrè sul suo profilo Facebook. Perché dopo aver eliminato Kindler, Berrè si è fermato a un passo dal podio, sconfitto 15-10 da un altro tedesco, Wagner, battuto poi in finale da Szilagyi. Morde il freno Enrico, ma il futuro è dalla sua, e quel podio arriverà, non c’è dubbio.

Positiva anche la prova di Marco Ciari, battuto da Wagner come il connazionale, ma un turno prima, nel tabellone dei 16. Le notizie peggiori, purtroppo, arrivano da Luigi Samele, che perde con Anstett (Francia) nei 32 e si fa male, lo sciabolatore foggiano sarà dunque costretto a saltare la prova a squadre di domani.

Foto di Augusto Bizzi

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