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Atletica, i risultati azzurri del weekend tra record e belle prestazioni

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Diamond League, campionati societari, meeting in giro per il Mondo. L’atletica leggera entra ufficialmente nel vivo con la stagione all’aperto. Cose molto interessanti per i colori azzurri.

Partiamo da Sonia Malavisi che irrompe con forze nelle alte gerarchie nostrane. A Rieti, la diciottenne vola a 4.36 nel salto con l’asta e realizza il nuovo record italiano juniores, sopravanzando di un centimetro la misura dell’amica Roberta Bruni (attuale primatista assoluta con 4.60 indoor). Una bella iniezione di fiducia per l’ex-ginnasta, dopo una buona stagione al coperto e qualche problemino fisico, per guardare al futuro. La sensazione è che si possa ancora migliorare. In attesa che Roberta inizi la sua stagione all’aperto (dovrebbe avere nelle gambe misure superiori al record di Sonia). Al momento è comunque la terza italiana di sempre all’aperto nella specialità.

 

L’altro record importante arriva per mano di Nicole Svetlana Reina. La quindicenne continua il proprio progresso da allieva e a Lodi corre i 5000 metri in un incoraggiante 16:53:85, nuovo primato italiano di categoria. La milanese d’adozione cancella così la miglior prestazione italiana che reggeva da più di vent’anni: il 16:55.48 di Patrizia Ritondo, corso il 7 settembre 1991! Dopo la conquista del titolo italiano di cross, l’esordio positivo sui 2000m e la miglior prestazione nazionale sui 20 minuti di corsa, un nuovo passo in avanti per la ragazza allenata da Giorgio Rondelli. Ultimo km corso addirittura sul piede del 3:17 a sfiancare la resistenza delle avversarie.

 

A livello assoluto, invece, le cose più belle arrivano dagli ostacoli femminili. Le nostre tre big della disciplina sono stati impegnate a scaglioni sui 100m. Il top è di Micol Cattaneo che a Lodi (nella giornata di sabato, campionati societari regionali) ferma il cronometro sul 13.02, suo secondo miglior tempo di sempre e miglior prestazione italiana in questo 2013. Marzia Caravelli, invece, impegnata al meeting di Montgeron (Francia, quella pista che l’anno scorso le regalò il record italiano di 12.85) si ferma a 13.04. Per la friulana è il miglior tempo del 2013, a migliorare di un centesimo quanto corso settimana scorsa. Venerdì, invece, Veronica Borsi debuttava con le grandi della disciplina a Doha, prima tappa della Diamond League. La romana correva in 13.08, a soli tre centesimi dal personale, in mezzo all’elite mondiale. Che presto tutte e tre scendano sotto i 13 secondi?

 

C’era tanta attesa per il debutto stagionale di Yadisleidy Pedroso sui 400hs dopo il record mondiale sui 200hs e il primato italiano sui 300hs. Un nubifragio, però, si abbatte su Firenze e rende impossibile la prestazione all’italo-cubana che si ferma a un modesto (e giustificato) 56.32.

Grande prestazione di Emanuele Catania che si spinge fino a 7.92 nel lungo. A Rieti supera di 7 centimetri il suo personal best outdoor (2011), 4 in meno del miglior salto al coperto (7.96 di Ancona). La barriera degli otto metri è sempre più vicina.

Simona La Mantia esordisce all’aperto con il lungo. A Palermo, la siciliana si ferma a 6.09 (+1.7).

A Rieti Dariya Derkach si ferma a 6.06 nel lungo (+1.8). Speriamo di vederla a misure ben superiori, in attesa di una cittadinanza italiana che sembra non arrivare mai.

Male Libania Grenot. Al meeting “Speedy plus” di St Martin (Guadalupa, Antille). Vince sì i 200 metri, ma in 23.17 (anche se non dobbiamo dimenticare il vento contrario di -1.2 m/s), poi è solo terza sui 400m in 53.09, dietro alle statunitensi Monica Hargrove (51.64) e Moushaumi Robinson (51.75).

 

Infine da annotare il quinto posto della Nazionale italiana maschile nel Campionato del Mondo della 24 ore di corsa a Steenbergen (Paesi Bassi). Settima l’Italia al femminile. A livello europeo, però, i ragazzi si prendono un bel bronzo, mentre le donne chiudono quinte.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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