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Atletica, il super weekend azzurro: Tumi, Pedroso, Giorgi, giovani

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Che bel weekend per l’atletica leggera italiana. Continua l’ottimo 2013 iniziato con una super stagione invernale.

 

Le belle notizie erano già arrivate nel primo pomeriggio di sabato quando Yadisleidy Pedroso riscriveva un pezzo di storia azzurra. L’italo-cubana era impegnata a Shanghai nella seconda tappa della Diamond League e, su una pista bagnata in seguito a un acquazzone, stampava il nuovo record italiano dei 400m ostacoli. Il 54.54 non è tempo superlativo in termini assoluti, ma è ovviamente da valutare in base alle condizioni atmosferiche. Tanto basta, comunque, per abbattere il primato detenuto in precedenza da Benedetta Ceccarelli (54.79 registrato a Rieti nel 2005). Primo obiettivo sarà provare ad andare sotto i 54’’ nella prima occasione utile che il sole le vorrà offrire, poi si vedrà. Dal punto di vista psicologico salire sul podio di una prova di Diamond League è fondamentale, visto che si sono battute anche atlete del calibro di Kaliese Spencer e di Lashinda Demus (seconda e quarta alle Olimpiadi di Londra). Noi, intanto, aspettiamo dicembre per vederla vestire a tutti gli effetti la maglia azzurra a quattro anni dall’ultima apparizione con la Nazionale d’origine, come prevedono i regolamenti IAAF.

 

L’altro ruggito di questi due giorni è di Michael Tumi. Il vicentino faceva il suo debutto stagionale sui 100m, dopo la stupenda medaglia di bronzo agli Euroindoor sui 60m e il record italiano della specialità (6.51). Sulla lunga distanza, il ventitreenne ha grandi obiettivi per questo 2013 e sta facendo di tutto per realizzarli. Nel nubifragio di Gavardo (Brescia) esce uno stupendo 10.19 (vento +0.1 m/s): stracciato il personal best (10.35 nel 2011 quando fu d’argento agli Europei under 23); strappato il minimo B per i Mondiali (quello A è a soli quattro centesimi); quattordicesima prestazione italiana di sempre; settimo azzurro nella storia a scendere sotto i 10.20; seconda prestazione stagionale europea (dietro solo a Lemaitre che ha corso ieri in 10.17 ai societari francesi). Poi la replica in staffetta insieme a Riparelli, Manenti e Cerruti (39.45) nel progetto che la Federazione ha ideato per rilanciare la 4×100.

 

A Dudince (Slovacchia) era tempo di Coppa Europa di marcia. Tra le seniores spicca la prestazione di Eleonora Giorgi che, sotto un sole cocente, riesce a chiudere al sesto posto dietro solo all’Armata russa (priva comunque dell’olimpionica Lashmanova). Il tempo (1h32:10) è da valutare in base alle condizioni che il pomeriggio e la strada hanno portato con sé. Ennesima dimostrazione, comunque, che la brianzola sta continuando a migliorare e che ha di fronte a sé un futuro in cui potrà togliersi diverse soddisfazioni. Già dai Mondiali, perché no. Dopo l’eccellente (e sorprendente) risultato di Londra, queste sono solo le basi di partenza.

Non finisce qui, però, perché c’è un’altra erede della marcia italiana: Noemi Stella. Alzi la mano chi se l’aspettava già a questi livelli. Classe ’97, ancora allieva, riesce a strabiliare tutti nella 10km juniores e chiude favolosa sesta con l’interessante tempo di 48:36 (trenta secondi sopra al personale). Davanti a lei solo le russe classe ’94 (prima e seconda) e tre classe ’95. Ne sentiremo parlare.

 

Nella stessa località, però, la voce grossa la fa Vito Minei. Il pugliese è strepitoso terzo nella 10km juniores e raccoglie l’unica medaglia della rassegna per il nostro Paese. Avrebbe pure ottenuto il personale se non avesse rallentato l’azione per prendere (giustamente) il tricolore e chiudere in 41:27. La sua è stata una gara regolare, condotta sullo stesso passo dei russi per 8km.

Francesco Fortunato è solo nono e sfortunatissimo: dopo un bellissimo inverno di tanto lavoro, l’ultima settimana è stata funestata da un problema al soleo che l’ha costretto a un modesto 44.01, per lui che è abituato a marciare almeno due minuti sotto.

I giovani rilanceranno la marcia italiana! Siamo a un ottimo punto.

Nota stonata per Elisa Rigaudo. A sorpresa. La piemontese è stata costretta al ritiro! Il primo di una lunghissima e favolosa carriera. Dopo aver provato a tenere il passo delle russe (e ci era riuscita), al dodicesimo chilometro ha dovuto alzare bandiera bianca per dei forti dolori addominali. Si rifarà sicuramente.

 

Soddisfacente il successo di Valeria Straneo ai campionati italiani dei 10000m. La piemontese è alla quarta maglia tricolore, la prima in pista. Per lei un tempo complessivo di 32:30.56, sul piede dei 3:13-3:17 a chilometro. Ora occhi puntati sulla mezza maratona ai Giochi del Mediterraneo, poi obiettivo Mondiali di Mosca.

 

Giulia Camporese fa ancora parlare di sé. Ai Societari Allievi (fase regionale), la 17enne vicentina spedisce il suo martello a 64.64m migliorando ancora una volta il proprio record di categoria.

Marco Lingua realizza il suo stagionale al Ponce Grand Prix di Porto Rico. Il martellista scaglia il suo attrezzo a 74.58 chiudendo la prova al quarto posto.

Nella stessa riunione, Libania Grenot fa fatica a ingranare la marcia in questo 2013 e si ferma a un modesto 23.33 sui 200m, terminando in secondo posizione dietro alla statunitense Ebony Floyd (23.30).

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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