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Basket, Playoff SerieA1: l’analisi dei quarti dopo gara2

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Si è chiusa ieri sera con le vittorie di Varese e Milano la prima parte dei quarti di finale dei playoff del campionato di basket. Da questa sera le squadre che hanno giocato in trasferta, tornano davanti al proprio pubblico per almeno altre due partite. In queste prime gare Varese, Sassari e Milano hanno dimostrato di avere qualcosa in più dei rispettivi avversari ed infatti sono avanti 2-0 nella serie, mentre la sfida tra Roma e Reggio Emilia appare molto equilibrata ed è l’unica in parità.

Due sfide molto simili appaiono quelle che vedono opposte Varese e Sassari rispettivamente a Venezia e Cantù. Le prime due teste di serie sono avanti 2-0 nella serie e sembrano non avere problemi a strappare il biglietto per la semifinale. In entrambe le sfide le dirette avversarie hanno provato a resistere per almeno tre quarti, per poi crollare nel finale (almeno ciò è accaduto in gara2) e lasciar spazio alla maggior forza delle principali pretendenti al titolo insieme a Milano.
La Cimberio ha trovato un ottimo Mike Green in gara1, mentre nella sfida di ieri sera è stato Ere il migliore, ma nel complesso, come ha dimostrato spesso in regular season, è il gruppo la vera forza dei lombardi; mentre tra le file della Dinamo spicca come al solito il grande Travis Diener, che supportato dal cugino Drake ha indirizzato a favore dei sardi sia la prima che la seconda partita. Sassari che ha avuto molto anche dai nuovi acquisti, su tutti Sani Becirovic, capace di segnare sedici punti in tredici minuti di utilizzo in gara1.

 

Molto più incerto ed equilibrato il quarto di finale che vede di fronte l’Acea Roma e la Trenkwalder Reggio Emilia. In entrambe le sfide, la squadra, che ha vinto, è quella che ha iniziato meglio il match e ha impresso il proprio ritmo fin dai primi dieci minuti. In gara1 il primo quarto degli emiliani era stato decisivo, mentre nella partita di sabato la squadra della capitale aveva costruito il break nel secondo quarto.
Roma è stata brava a non pagare in gara2 l’assenza di due giocatori fondamentali come Gani Lawal e Jordan Taylor, affidandosi come al solito ad un grandissimo Gigi Datome, che ha messo insieme ben 39 punti in due partite. Proprio l’ala azzurra è l’ago della bilancia per la squadra di coach Calvani e non solo come arma offensiva, infatti diventa fondamentale il suo ruolo in difesa contro Taylor e Bell. In casa Reggio Emilia ci si aspettava qualcosa di più da Andrea Cinciarini, che dopo una buona prima partita, ha faticato molto in gara2, tirando anche male e chiudendo con solo 6 punti.
Molto importante sarà la sfida di questa sera, perchè potrebbe indirizzare il pronostico verso una o l’altra compagine in una serie che si appresta ad essere molto lunga. Un finale a gara sette appare una soluzione molto vicina.

 

Chiudiamo la nostra analisi con il quarto più interessante e forse più atteso, perchè di fronte ci sono le due squadre che hanno giocato la finale Scudetto dello scorso anno. A differenza della passata stagione, è Milano a comandare e ad essere avanti 2-0 nella serie. Dopo il dominio di gara1, nella quale la squadra di coach Scariolo ha toccato addirittura i 103 punti, nella sfida di ieri sera al Forum è successo davvero di tutto e il finale è stato davvero thrilling. Una Montepaschi completamente rigenerata e molto più aggressiva in difesa sembrava potersi avviare verso il pareggio nella serie, trovandosi avanti di quattro punti a meno di trenta secondi dalla fine dei tempi regolamentari, ma prima una bomba di Green e tre liberi di Hairston (sciagurato fallo di Ress), intervallati dal sottomano di Hackett, portavano la sfida ai supplementari. Negli overtime la tensione si avverte e l’Olimpia si affida ad un impalpabile fino a quel momento Jr Bremer, che segna due triple fondamentali e il canestro (tanto aiuto del ferro) della vittoria ad un secondo dalla fine, cancellando la tripla con tabella del pareggio di Brown avvenuta un istante prima.
Questa vittoria permette a Milano di vivere con maggior serenità gara3, mentre mette spalle al muro Siena, che sa di non poter permettersi errori. In questa stagione la squadra di coach Banchi non ha mai battuto l’EA7 e per farlo avrà bisogno della stessa intensità mostrata ieri sera e dello stesso contributo da parte di Brown e Hackett. L’Olimpia, invece, ancora priva di Langford, si affiderà alle giocate di un grande Alessandro Gentile (sempre più leader e trascinatore dei meneghini) e di Malik Hairston, senza dimenticare il dominio sotto i tabelloni di Mensah-Bonsu (bel colpo di mercato) e di Bourousis, che sembrano non avere rivali, visto che Eze e Sanikidze prendono sempre più le sembianze di due fantasmi.

 

Questa sera si torna in campo e questi sono gli appuntamenti:

CANTU’ – SASSARI  ore 20.30

REGGIO EMILIA – ROMA  ore 20.30  (Rai Sport1)
Mentre martedì sera:

SIENA – MILANO ore 20.30 (Rai Sport1)

VENEZIA – VARESE ore 20.30

 

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto tratta da milanotoday.it

 

 

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