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Calcio, Under 17: quando la crisi può fare bene allo sport

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L’Italia Under 17, impegnata negli Europei in corso di svolgimento in Slovacchia, ha raggiunto ieri per la prima volta nella propria storia la finale della competizione. Gli azzurrini, guidati dal c.t. Daniele Zoratto, si sono infatti imposti per 2-0 contro i padroni di casa e affronteranno nell’atto conclusivo la Russia.

Un dato decisamente interessante e positivo, soprattutto pensando alla crisi dello sport italiano a livello giovanile. Questi ragazzi, invertendo la quasi fallimentare tendenza, potrebbero infatti cambiare definitivamente il trend e rilanciare l’Italia ai vertici dapprima nelle età più verdi e poi anche nelle categorie superiori. E non solo nel calcio, disciplina storicamente amica al Bel Paese, ma in tutte le attività olimpiche e non.

Grandi meriti in questo senso vanno attribuiti a chi, con costanza, professionalità ed impegno giornaliero, lavora con i giocatori fin dall’adolescenza. Ovvero, tutti gli allenatori delle giovanili e soprattutto i responsabili della Figc Roberto Baggio (dimessosi però qualche mese fa) ed Arrigo Sacchi, un tempo fenomeni in campo ed in panchina e ora anche a livello dirigenziale. Tattiche? Schemi? No, amore per lo sport e per i suoi valori più puri: così si migliora anche più che eseguendo milioni di sedute professionali, e le qualità emergono. Le società puntano adesso sempre di più sui talenti italiani e, vista la crisi economica attuale, anche molte big cominceranno a seguire questi esempi, come già ha mostrato di saper fare il Milan.

E non è finita: come il declino, anche la rinascita può svilupparsi con un importante “effetto a catena”, con lo scopo di espandersi sempre più velocemente e in maniera capillare, per abbracciare tutti i vari settori. Perché è logico partire dall’ottimo lavoro dell’Under 17, ma è ancor più doveroso puntare in alto e ai massimi risultati possibili in ottica Cinque Cerchi. Un passo alla volta, comunque, ma se non ci fosse stata la crisi, questa nazionale avrebbe potuto vantare prospetti formidabili o i club italiani avrebbero continuato ad ingaggiare giovani stranieri?

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

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