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Champions League: trionfa il Bayern di un sontuoso Ribery

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La finale di Champions League tutta tedesca tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund premia i bavaresi, che finalmente rompono la maledizione e conquistano il principale trofeo per club dopo due occasioni perse nelle ultime tre edizioni. È il trionfo di Jupp Heynckes, il quale, nonostante l’ufficialità dell’arrivo di Pep Guardiola già a gennaio, plasma una corazzata pressoché imbattibile (solo tre sconfitte stagionali). È la fine di un incubo per Arjen Robben, autore di una prova opaca ma esaltata dal gol della vittoria all’88’, ed è la definitiva consacrazione dell’Olimpo del calcio dell’enorme talento di Franck Ribery.

Sontuosa la prestazione del francese, semplicemente onnipresente. In difesa, nei momenti di difficoltà del ventenne Alaba, è perfetto nel chiudere in un paio di circostanze sugli attaccanti gialloneri e in attacco è devastante. È lui, in pratica, che regala la quinta Champions al club di Monaco, fornendo a Robben un pallone delizioso per il momentaneo vantaggio targato Mandzukic e lanciando lo stesso olandese verso la rete del successo con un colpo di tacco da vero maestro. Chapeau.

Per quanto concerne il Borussia, purtroppo, la favola finisce nel più triste dei modi: in lacrime. La squadra dei sogni si inceppa sul più bello, prima con l’assenza del talento Mario Goetze per infortunio (quanto veritiero?) e poi con una finale giocata sottotono soprattutto in fase difensiva. Perché è vero che a Subotic va riconosciuto il merito di un salvataggio sulla linea a dir poco meraviglioso, ma è innegabile che Hummels e compagni, forse a causa dell’inesperienza, concedono troppe occasioni pericolose ai rivali. E quando si affronta un avversario di tale classe la minima disattenzione si paga carissima.

L’edizione 2012-2013 della Coppa dalla grandi orecchie, perciò, finisce all’Allianz Arena. Giustamente, in virtù di una finale vinta con saggezza ed esperienza, e in attesa di realizzare un sensazionale triplete vincendo anche la Coppa di Germania sabato 1 giugno contro lo Stoccarda. Per Jurgen Klopp, che a fine partita commuove (e si commuove) consolando uno ad uno i propri giocatori e ricevendo i meritati applausi di una tifoseria da pelle d’oca, arriveranno altre occasioni di riscatto. La festa, però, è tutta biancorossa. E il protagonista numero uno è transalpino, non ha il fascino di Cristiano Ronaldo né i Palloni d’Oro di Messi ma è tremendamente decisivo: Franck Ribery.

 

francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: mediotiempo.com

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