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Diamond League: 11 mondiali stagionali a Doha! Bene la Borsi

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L’atletica leggera riapre ufficialmente i battenti della grande stagione all’aperto. Prima tappa di Diamond League a Doha (Qatar) con un parterre davvero stellare e che non ha deluso le aspettative. Vediamo subito i risultati, partendo da quelli degli azzurri in gara.

 

Veronica Borsi è subito partita alla grande. Nonostante le mancassero due settimane di preparazione a causa di una lieve infiammazione, la romana corre i 100hs in 13.08 (sesta posizione), a soli tre centesimi dal suo personale: niente male per essere alla prima uscita all’aperto, dopo il favoloso bronzo agli Euroindoor. La vittoria va alla statunitense Dawn Harper, argento olimpico, che col suo 12.60 precede le connazionali Kellie Wells (12.73) e Queen Harrison (12.74).

 

Marco Fassinotti chiude al quinto posto la prova del salto in alto con 2.24. La stessa misura superata da Robert Grabarz, suo compagno di allenamenti negli ultimi mesi trascorsi a Birmingham. Ci sono parecchie cose da rivedere, ma è un ottimo segnale essere stato invitato a un appuntamento così importante. Successo a sorpresa per l’ucraino Bohan Bondarenko (2.33), mentre delude il superlativo Mutaz Barshim, che di fronte al suo pubblico si ferma a un modesto 2.30, dopo i grandi voli mostrati nella stagione al coperto. Completa il podio il russo Aleksandr Shustov.

 

L’uomo più atteso era David Rudisha. Il keniota, primo uomo a scendere sotto i 101 secondi sugli 800m, fa praticamente gara a sé e vince in 1:43.87 (miglior prestazione mondiale stagionale). Inizio giusto per sgranchirsi le gambe e prepararsi a una grande stagione. Secondo l’etiope Mohammed Aman (1:44.21) che precede l’altro keniota Job Kinyot (1:44.24).

 

Sono arrivate addirittura altre sei migliori prestazioni mondiali stagionali e altrettanti record del meeting.

Nel getto del peso, lo statunitense Ryan Whiting fa capire subito che sarà l’uomo da battere nel 2013 e realizza la miglior prestazione mondiale stagionale e il record del meeting con un 22.28 assolutamente di rilievo. A soli due centimetri l’argento German Lauro che fa registrare il record sudamericano. Terzo Reese Hoffa (21.01).

Nel lancio del disco, la campionessa olimpica Sandra Perkovic fa volare l’attrezzo a 68.23m: record del meeting e mondiale stagionale. La croata è già in formissima, quasi sui livelli di Londra. Seconda la lituana Zinaida Sendriute (63.92), terza la tedesca Anna Ruh (63.01).

Nel salto in lungo bellissima prestazione di Brittney Reese. La campionessa olimpica sfrutta una folata interessante di vento e vola a 7.25m, vincendo sulla nigeriana Okagbare (7.14) e sulla connazionale Deloach (7.08).

 

Si è fatto sul serio nell’asta. Successo al greco Konstadinos Filippidis, che realizza addirittura il record nazionale col suo 5.82. Stessa misura per il tedesco Malte Mohr ma con un maggior numero di errori. Terzo l’altro teutonico Raphael Holzdeppe (5.70). Deludente il loor connazionale Bjorn Otto, che si ferma a un bruttissimo 5.50! Assente il francese Lavillenie.

1500 femminili tiratissimi e primo posto alla svedese naturalizzata Abeba Aregawi (3:56.60) che precede la keniota Faith Kipyegon addirittura spintasi fino al record nazionale (3:56.98), terza l’etiope Genzebe Dibaba (3: 57.54).

Niente di eccezionali in assoluto i 3000 siepi femminili. Vittoria alla keniana Lidya Chepkurui (9:13.75) davanti alle etiopi Sofia Assefa (9:14.61) e Hiwot Ayalev (9:17.60).

 

Deludente, invece, la gara dei 100m. Mancano i veri big, ma ci si aspettava qualcosina in più. Successo per Justin Gatlin che si ferma a un modesto (per questi livelli, sia chiaro) 9.97. Secondo il connazionale Mike Rodgers (9.99), terzo l’atteso giamaicano Nesta Carter (9.99). Solo quarta il grande Kim Collins (10.04) che mostra sempre una grandissima grinta.

Gara sottotono anche nel triplo, dove primeggia l’olimpionico Chris Taylor grazie a un 17.11 tutt’altro che super. Secondo il francese Benjamin Compaoré (17.06), terzo il russo Alexey Fedorov (16.85).

 

Sui 200m, vittoria facilissima per la giamaicana Shelly-Ann Fraser Pryce (22.48) sulla connazionale Sherone Simpson (22.73) e la francese Myriam Soumaré (22.81).

Sui 400hs nulla di eccezionale e successo per lo statunitense Michael Tinsley (48.92), davanti al connazionale Bershawn Jakson (49.12) e al sudafricano Cornel Fredericks (49.35).

Il ceco Vesely Vitezslav scaglia il suo giavellotto più lontano di tutti (85.09) e stravince sul finlandese Tero Pitkamaki (82.18).

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