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Rugby
Eccellenza: Cavalieri e Mogliano, la finale che non ti aspetti (o quasi)
Alla fine, sarà Cavalieri-Mogliano. Ma alzi la mano chi lo avrebbe immaginato alla vigilia della gara di andata. Non che fosse impossibile, sia chiaro, ma l’impressione destata a regular season terminata poneva Calvisano e Viadana qualche passo in avanti, per solidità e sicurezza nei propri mezzi. In pochi avrebbero previsto tali debolezze, soprattutto dal punto di vista mentale, da parte delle due corazzate dell’Eccellenza, abbattute dalla forza di volontà e dalla determinazione dei toscani e dei veneti.
In finale, dunque, non andranno le più forti sulla carta, ma sicuramente quelle che possiedono i mezzi tecnici e qualitativi più importanti e più interessanti, nonché giocatori con ampi margini di miglioramento. Si affrontano le due compagini maggiormente ‘fantasiose’ e con il gioco più fluido ed elettrizzante, grazie anche a una mediana e dei trequarti tra i migliori del lotto (Lucchese, Nathan e Fadalti per il Mogliano; Vezzosi, Ragusi e Ngawini per i Cavalieri). Ebbene, nonostante le potenzialità del pacchetto arretrato, l’accesso alla finalissima del prossimo sabato non è stato conquistato attraverso le qualità sopraccitate, bensì con due prestazioni di grande cuore e caparbietà difensiva, specie nelle due trasferte allo Zaffanella e al Peroni Stadium.
Mogliano si è affidato, di fatto, esclusivamente alla precisione dei propri calciatori, venendo ripagato profumatamente con pochissimi errori e tanti punti portati in dote. Con un gameplan maggiormente strutturato da parte di Viadana, probabilmente, parleremmo di un’altra squadra in finale, ma non si possono non riconoscere i giusti meriti ad un team davvero affiatato, ormai una realtà ben radicata nel panorama rugbistico italiano, orchestrata da quello straordinario stratega che risponde al nome di Umberto Casellato (sicuri che debba essere Cavinato l’head coach alle Zebre?).
Sostanza e quantità nella doppia sfida, invece, per i ragazzi di Filippo Frati e Andrea De Rossi, capaci di portare all’atto conclusivo una squadra su cui gravano diversi dubbi riguardo la prossima iscrizione al campionato. Bravi, bravissimi i due a tenere a distanza i problemi societari dal campo – non una passeggiata – e a respingere gli assalti di un Calvisano apparentemente più centrato prima di questi playoff. E i toscani, ora, potranno godere anche del fattore campo, con l’Enrico Chersoni a fare da teatro all’ultima battaglia della stagione.
Foto: Alfio Guarise
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com