Ginnastica e cultura fisica
Ginnastica Ritmica, Farfalle a due (o tre) facce a Minsk
Le nuove Farfalle della ginnastica ritmica tornano da Minsk con un bottino difficile da decifrare. Dopo il debutto assoluto a Pesaro con tre strepitose vittorie (generale e finali di specialità), le ragazze di Emanuela Maccarani tornano con l’amaro in bocca dalla tappa bielorussa di Coppa del Mondo.
Il magico quintetto è sembrato un po’ appannato rispetto ai fasti marchigiani e c’è stato un deciso passo indietro nei risultati. Ricordando che le azzurre gareggiavano in terra straniera (e non è mai facile in uno sport di giuria) e che questa volta c’era la Russia, è proprio la prestazione in sé delle nostre che ha lasciato qualche perplessità.
Il paradosso è che ieri hanno dominato con le dieci clavette vincendo un meritatissimo oro nella finale di specialità, ma proprio quell’attrezzo le aveva danneggiate venerdì nell’all-around (una perdita e delle imperfezioni che hanno portato a delle penalità). La storia si è ripetuta a parti inverse: venerdì aveva convinto il tre palle e due nastri, ieri pomeriggio è stato il tallone d’achille, forse uno dei peggiori esercizi di sempre (14.2167), addirittura col quarto posto.
Come sempre, però, da apprezzare la voglia di riscatto, il grande cuore e la grande grinta che Andreea Stefanescu, Marta Pagnini, Camilla Bini, Chiara Ianni e Camilla Patriarca hanno dimostrato: non era facile riscattare l’amaro terzo posto del genere con un successo sonante alle clavette.
Le rivali si sono confermate le solite: Russia e Bielorussia, le squadre che ci hanno preceduto a Londra.
Cambierà il codice dei punteggi, cambieranno le musiche, cambieranno le Farfalle ma le medaglia fioccano sempre a grappoli