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Ginnastica, Tea Ugrin: un vento triestino sull’artistica italiana

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Sono passati ormai tre giorni dagli Assoluti di ginnastica artistica e, dopo aver dato i voti alle ginnaste impegnate in gara (cliccate qui per leggere l’articolo), è arrivato il momento di soffermarci sulla nuova Campionessa d’Italia: Tea Ugrin (clicca qui per leggere del suo trionfo).

 

A tanti il nome di Tea dice poco. Ha vinto da outsider, l’autentica sorpresa, quella che proprio non ti aspetti e che nemmeno avevi immaginato. Eguagliando un record riuscito a poche: vincere da junior, come non capitava da otto anni quando Vanessa Ferrari salì sul trono d’Italia per la prima volta, si lanciò ai Giochi del Mediterraneo di Almeria e creò le basi per lo storico Mondiale dell’anno successivo.

Il palmares è ricco di successi a livello giovanile, ma ovviamente spicca lo storico argento a squadre conquistato insieme a Enus Mariani, Elisa Meneghini, Lara Mori e Alessia Leolini agli ultimi Europei juniores. In quell’occasione fu eccellente quarta alla trave, il punto più alto della sua giovane carriera prima di questo weekend che non dimenticherà per tutta la vita.

 

Tea è nata il 12 giugno 1998 quindi sta per spegnere le sue prime quindici candeline (e si è fatta un gran bel regalo di compleanno in anticipo). Ha iniziato a fare questo sport a nove anni nel settore GpT (la ginnastica per tutti) e le sue abilità sono subito saltate fuori sotto gli eccellenti occhi di Diego Pecar e Teresa Macrì, allenatori cuore e anima dell’Artistica ’81, storica formazione di Trieste e uno dei grandi polmoni di questo sport in Italia.

La sua dote principale è l’eleganza, già ammirata nell’ultimo anno, quasi assimilabile a quella di russe e rumene. Il suo esercizio alla trave, risultato perfetto nell’all-around del weekend (e che potete vedere cliccando qui), meno nelle finali di specialità, punta tutto sulla pulizia, su movimenti precisi e gradevoli, sulla perfezione. Non ci sono elementi particolarmente di spicco, ma il suo D Score è particolarmente alto (5.8) perché sfrutta al meglio diverse combinazioni e abbuoni di collegamento: l’aerial front walkover unita a due salti artisti, o la tripla flick smezzato + loso + flick smezzato sono quelle che spiccano maggiormente. L’uscita è cambiata (almeno per quando visto nel weekend): ora esegue un buon doppio dietro raccolto, mentre in precedenza l’avevamo ammirata anche in alcuni avvitamenti.

 

Al corpo libero, però, abbiamo visto dei progressi notevoli che l’hanno spedita al successo del concorso generale e che le hanno permesso di conquistare l’oro di specialità. Il suo esercizio al quadrato magico (che potete vedere cliccando qui) è particolare perché presenta solo tre diagonali, contro le consuete quattro. Può farlo perché ha giù due difficoltà di coefficiente E (uno Tsukahara e un triplo avvitamento riuscito perfettamente senza incrociare le gambe). I salti artistici non sono di una complessità elevata, ma gli acrobatici le consentono di partire da un ottimo 5.3 di D Score. Per incrementarlo servirà ovviamente aggiungere la quarta diagonale. L’esecuzione è impeccabile per grazia e costanza.

 

Se il corpo libero e i 10cm sono stati una sorpresa relativa, sono le parallele ad aver sbalordito (cliccate qui per vederle). Tra i tanti elementi davvero rilevanti, dobbiamo assolutamente annotare l’inbar stalder: un movimento che presentano solo grandi campionesse come Aliya Mustafina, Viktoria Komova e le americane. A condire l’esercizio con cui Tea è partita sabato (e da qui abbiamo capito che potesse fare bene) ci sono due combinazioni rilevanti: un inbar stalder mezzo giro + Jaeger; uno Stalder + Stalder con giro completo.

 

C’è un ulteriore passo da fare, però, per poter ambire a maggiori traguardi a livello internazionale. Imparare il doppio avvitamento al volteggio (sabato ne ha presentato solo uno). La vera discriminante per scalare le posizioni: la tavola è veramente fondamentale. In quella rotazione si possono accumulare distacchi pesanti, poi difficilmente colmabili. È l’obiettivo principale che Diego Pecar ha annunciato. Non sarà facile, visto anche il peso di Tea (solo 35kg) ma siamo fiduciosi.

 

La ammireremo agli EYOF, dove avrà diverse responsabilità visto che non ci sarà nemmeno Enus Mariani. Servirà non farsi prendere dall’emozione e avere tanta costanza nei vari giorni di gara.

 

stefano.villa@olimpiazzurra.com

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