Ciclismo
Giro d’Italia 2013: la neve premia Santambrogio, Nibali sempre più rosa
La pioggia in pianura, la neve in montagna. Il Sestriere che salta (troppo pericolosa la discesa) e dunque la Cervere-Bardonecchia, quattordicesima tappa del Giro d’Italia 2013, si allunga di qualche chilometro per arrivare ad un totale di 181, confermando il traguardo in cima all’impegnativo Jafferau. In queste condizioni quasi epiche, senza che le immagini televisive possano coprire il percorso, spunta all’arrivo la divisa giallofluo di Mauro Santambrogio (Vini Fantini), appaiata alla maglia rosa Vincenzo Nibali, con il lombardo che coglie il prestigiosissimo successo di giornata.
Fuga tutta italiana che scatta dopo appena 14 km: l’ex maglia rosa Luca Paolini (Katusha), il gardesano Sonny Colbrelli (Bardiani), il trentino Matteo Trentin (Omega Pharma) e il veronese Daniele Pietropolli (Lampre-Merida). Il tempo particolarmente ostico invita il gruppo maglia rosa a mantenere un ritmo non forsennato, così i quattro all’attacco guadagnano un margine consistente, che arriva a sfiorare i dieci minuti, e per lunghi tratti si crede che questi quattro possano giocarsi il successo parziale. Cadute e ritiri nel gruppone, tra cui quello di Enrico Battaglin, che sconta una frattura alle costole: Androni, Vini Fantini e Sky aiutano però l’Astana nell’inseguimento, imponendo un passo più sostenuto nell’ultima quarantina di chilometri e riducendo considerevolmente il gap. Sonny Colbrelli e Luca Paolini sono gli ultimi ad arrendersi, cedendo all’ultimo chilometro, anche perché dietro è proprio Vincenzo Nibali a rompere gli indugi in prima persona, seguito da Mauro Santambrogio. I due proseguono assieme verso il traguardo e il comasco della Vini Fantini può festeggiare uno straordinario successo, di gran lunga il più prestigioso della carriera; seconda piazza per la maglia rosa, mentre terzo arriva Carlos Betancur (Ag2r) a 17”, quindi Samuel Sánchez (Euskaltel) e Rigoberto Urán a 28”, ai quali si sommano i 12” di abbuono conquistati dallo Squalo. Poco dietro Cadel Evans, distanziato di 33”.
La frazione di domani, con partenza da Cesana Torinese, si concluderà a Valloire, subito dopo l’ascesa del Col du Télégraphe: saltano il Moncenisio e l’arrivo sul Galibier,
foto Bettini
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