Ciclismo

Giro d’Italia 2013: i mille scatti di Stefano Pirazzi

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Non saranno mille. E sicuramente neanche cento. Ma in un Giro d’Italia 2013 molto spettacolare, un atleta che contribuisce quotidianamente ad esaltare tifosi e appassionati è Stefano Pirazzi, l’uomo degli scatti.

D’altronde è questo il destino di chi non è un velocista, non ha il peso di un passista e non ha interessi di classifica: bisogna provarci, attaccare, sempre e comunque. Soprattutto se l’obiettivo si chiama maglia azzurra, la divisa che contraddistingue il miglior scalatore, ovvero chi colleziona il maggior numero di punti nei Gran Premi della Montagna. Questi punti sono in palio tanto sulle grandi salite alpine, quanto in un’infinità di GPM di seconda, terza e quarta categoria sparsi per l’Italia. E sapendo che sulle ascese più impegnative spesso infervora la battaglia tra i big, allora Pirazzi deve attaccare da lontano. Lo fa praticamente tutti i giorni, indipendentemente che ci sia un GPM o ce ne siano cinque. Attacca, tiene duro fin quando riesce, porta a casa il maggior numero di punti possibile: ora sono 79, il più vicino-Giovanni Visconti-è a 42. Non è ancora fatta, ma quasi.

Stefano, laziale della Ciociaria,  è professionista dal 2010, sempre col sodalizio dei Reverberi, che prima si chiamava Colnago e ora è denominato Bardiani-CSF: una squadra che ha l’attacco nel DNA. Mai una vittoria, ma tanti piazzamenti, e anzi successi parziali al Giro d’Italia sfiorati sia l’anno scorso (ripreso a mezzo chilometro dal traguardo di Montevergine) sia quest’anno (terzo al Vajont): per vincere una tappa ci sarà tempo. L’importante, ora, è salire sul podio di Brescia con quella splendida maglia azzurra. E continuare ad entusiasmare il pubblico con i suoi continui scatti, forse un po’ folli, forse un po’ “anarchici”, ma tanto spettacolari.

foto tratta da bardianicsf.it

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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