Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2013: Visconti trionfa nella bufera. Nibali regale

Pubblicato

il

Grande impresa di Giovanni Visconti nella quindicesima tappa del Giro d’Italia 2013, da Cesana Torinese a Les Granges du Galibier, per un totale di 144 chilometri. Il corridore siciliano della Movistar, in fuga fin dalla cima del Mont Cenis, ha proseguito solitario nelle salite del Telegraphe e del Galibier arrivando al traguardo con’un azione d’ altri tempi sotto una bufera di neve. Alle sue spalle, distanziati di 40 secondi, Carlos Betancur, giunto per la terza volta in seconda piazza, e i polacchi Niemec e Majka. Poco più indietro il gruppo maglia rosa regolato da Michele Scarponi e Vincenzo Nibali.

Nella prima parte di gara i corridori hanno percorso lentamente la salita del Mont Cenis e ad attaccare ai meno tre dalla cima sono Visconti (Movistar), Chalapud (Colombia) e Pirazzi (Bardiani), che si stanno giocando la maglia azzurra di leader dei Gran premi della montagna. Assieme a loro Matteo Rabottini (Fantini), Manuel Bongiorno (Bardiani), Pieter Weening (Orica GreenEDGE) e Miguel Rubiano (Androni). Nella discesa è l’olandese Weening ad avvantaggiarsi sui compagni di fuga. Tra gli inseguitori anche Visconti abbandona i compagni e prova a raggiungere l’olandese in compagnia di Rabottini, i tre però vengono ripresi anche dagli altri compagni di fuga. Il tentativo raggiunge addirittura i 6 minuti di vantaggio quando mancano 50 km all’arrivo, ma ai piedi del Telegraphe i minuti dal gruppo, trainato dalla Lotto Belisol, sono solo due.

I primi ad attaccare dal gruppo sono Stetina, Gesink e De Greef con loro anche lo spagnolo Egoi Martinez. Ai meno 26 scatta anche Henao del Team Sky con il croato Robert Kiserlowski. Davanti restano in 4: Visconti, Pirazzi, Weening e Rabottini, con il siciliano che prova ad avvantaggiarsi. Ai meno 25 attacca anche Danilo Di Luca assieme a Gastauer. Nel gruppo è l’Astana a fare il ritmo, seppure blando. Il gruppetto degli inseguitori si compatta con Gesink al comando. La situazione in cima al Telegraphe vede Visconti con un vantaggio di un minuto sui compagni di fuga, due minuti sul gruppetto di Gesink e tre sul gruppo tirato da Lampre e Astana. Nella discesa da registrare la caduta di uno dei favoriti, Domenico Pozzovivo.

Sul Galibier vengono ripresi i contrattaccanti con Robert Gesink e Henao. Mentre Rabottini cerca di riportarsi su Visconti, la Blanco ci riprova con Garate e con Kelderman. Ai meno 6 partono Sanchez, Petrov e Caruso, e successivamente anche il colombiano Duarte. Proprio Vincenzo Nibali in prima persona prova a allungare sui rivali, ma i migliori riescono a tenergli le ruote. Nell’ultimo km sono in tanti a provare, l’attacco più doloroso è quello di Betancur. Visconti è ormai irraggiungibile e vince la sua prima tappa al Giro d’Italia. Ancora una volta secondo Carlos Betancur a 40 secondi con Niemec e Majka. I migliori della classifica generale sono giunti a 50 secondi con Scarponi davanti a Nibali che controlla con facilità.

Tutto invariato per quanto riguarda la classifica generale, per i corridori domani una meritata giornata di riposo.

nicolo.persico@olimpiazzurra.com

@nvpersie7

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità