Ciclismo
Giro d’Italia 2013: dalla pioggia spunta Battaglin
Era una grande promessa, che veniva però da una stagione non certamente positiva. Qualcuno iniziava a credere che si fosse un po’ perso e invece Enrico Battaglin è andato a cogliere oggi il più bel successo della sua giovane carriera, imponendosi nella quarta tappa del Giro d’Italia con traguardo a Serra San Bruno, nel cuore della Calabria.
Come da pronostico, poco dopo la partenza parte una fuga ben nutrita: sono sette gli atleti che attaccano da lontano, tra cui Ioannis Tamouridis (Euskaltel), primo greco della storia ad affrontare il Giro, il suo compagno di squadra Miguel Mínguez ed Emanuele Sella (Androni), per lunghi tratti maglia rosa virtuale. La Katusha di Luca Paolini si incarica dell’inseguimento, mantenendo i fuggitivi sotto controllo: la Vini Fantini completa l’opera, andando a riprendere, sulle rampe del GPM di Vibo Valentia, il basco Mínguez, ultimo ad arrendersi. Vari atleti tentano un contrattacco: tra i più attivi, il ciociaro Stefano Pirazzi (Bardiani), che però sulla salita di Croce Ferrata si fa staccare dal francese Sylvain Georges (Ag2r), autore di una bella azione in solitaria; ai -10 il transalpino è però raggiunto e superato dal redivivo Danilo Di Luca (Vini Fantini) e dal colombiano Robinson Chalapud (Colombia). Il gruppo torna sotto ai 300 metri, annullando così la bella azione del killer di Spoltore; sull’asfalto bagnato, in un clima prettamente autunnale, spunta Battaglin, con uno sprint secco e deciso. Il veneto della Bardiani-CSF anticipa Fabio Felline (Androni Giocattoli) e Giovanni Visconti (Movistar), che comunque riconquista la maglia azzurra dei GPM; per Battaglin, che non ha alcuna parentela col più noto Giovanni, è il secondo successo da professionista, dopo la Coppa Sabatini 2011. Luca Paolini conserva la maglia rosa; Bradley Wiggins perde invece 17” nel finale, a causa di una caduta che non lo coinvolge direttamente, e per questa ragione il suo tempo non viene neutralizzato.
Domani 203 km tra Cosenza e Matera, con l’arrivo nella città dei sassi preceduto da un GPM di quarta categoria ad una ventina di chilometri dal traguardo.
foto tratta da bardianicsf.com
marco.regazzoni@olimpiazzurra.com