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Ciclismo

Giro d’Italia 2013: tanti gli stranieri di prestigio al via

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Fino a qualche anno fa il Giro d’Italia sembrava quasi un campionato nazionale italiano, con gli esponenti del Bel Paese che si dividevano le vittorie. Negli ultimi anni qualcosa sembra cambiato, e sempre più stranieri arrivano al Giro d’Italia per fare bene.

Basti pensare che nell’ultima edizione tutti e tre i gradini del podio sono stati occupati da corridori stranieri: un canadese, uno spagnolo ed un belga. Il primo italiano, Michele Scarponi, si è classificato quarto. In questo 2013 prenderanno il via anche corridori di primissimo rango per questo tipo di corse come ad esempio Bradley Wiggins, probabilmente il personaggio più in vista del ciclismo mondiale, per le sue performance sulla bici e per il suo comportamento e i suoi modi di fare una volta sceso.

Questo può essere visto come un vero e proprio successo della gestione di Michele Acquarone, che ha cercato di portare il Giro in una dimensione internazionale come protagonisti e come obiettivi. Una corsa in cui non ci sono più solo italiani al via e che attira l’attenzione non solo dell’Italia ma anche di altri Paesi. Un avvicinamento alla mentalità del Tour de France, un vero e proprio evento mondiale per corridori che arrivano da ogni parte del globo nonostante talvolta i suoi percorsi, tecnicamente, non siano all’altezza di quelli italiani, sempre particolari e impegnativi.

Questo cambiamento, l’abbiamo detto, si riflette anche nella start list dell’edizione 2013. Non solo Wiggins, ma anche Ryder Hesjedal, vincitore un anno fa, Robert Gesink, Cadel Evans, Samuel Sanchez, Sergio Henao e Rigoberto Uran, soffermandoci solo sui nomi di coloro che potrebbero lottare per il successo finale. Il numero aumenta ancora se andiamo a vedere anche quelli dei corridori che punteranno con credenziali ai successi di tappa, alle volate o alle cronometro. Un Giro d’Italia, certo, ma internazionale.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

 

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