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Ciclismo

Giro d’Italia: i giovani azzurri tornano al vertice!

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Il Giro d’Italia ci ha consegnato una giovane classe di talenti nostrani finalmente sbocciata lungo tutta la penisola e in diverse situazioni di corsa. Una vera e propria generazione di corridori che, negli anni futuri, potrebbe tornare a far sognare i tifosi azzurri sulla scena internazionale.

Partiamo da Enrico Battaglin, che ha colto un successo ed un secondo posto, entrambi in tappe impegnative. Il corridore della Bardiani ha dimostrato di mantenere un ottimo spunto veloce anche al termine di diverse ascese, riuscendo praticamente a dominare la volata di Serra San Bruno e quella di Pescara per il secondo posto. Quest’ultima, di fatto, sembrava una piccola Liegi, con diversi strappi che potevano ricordare quelli delle Ardenne. In futuro, tra l’Amstel Gold Race e la Decana potrebbe togliersi delle splendide soddisfazioni.

In ottica classifica generale sono arrivati degli splendidi segnali da parte di Fabio Aru. Nonostante fosse stato chiamato a lavorare per Nibali ha spesso chiuso nelle posizioni di rincalzo e addirittura quinto alle Tre Cime di Lavaredo. Oltretutto ha dimostrato anche di avere un buon passo a cronometro, una componente fondamentale per un corridore che vuole eccellere nelle corse di tre settimane. Considerando che era al suo primo Grande Giro, la speranza di vederlo protagonista nei prossimi anni assomiglia ad una previsione non certo azzardata.

Non ha vinto nessuna tappa ma si è messo spesso in mostra Fabio Felline. Resistente in salita ed esplosivo quando si tratta di scattare o di effettuare uno sprint, potrebbe, come lo stesso Battaglin, adattarsi alla perfezione alle corse di un giorno, anche se probabilmente le sue caratteristiche sono più adatte a quelle meno impervie.

Non è una novità ad alto livello Elia Viviani.  A Napoli è veramente arrivato vicino alla vittoria contro Mark Cavendish, mancata di circa mezza ruota dopo un entusiasmante spalla a spalla negli ultimi 150 metri. Al velocista della Cannondale, classe ’89, manca un piccolo step per competere con i migliori sprinter del pianeta, ma la sensazione è che possa compiere questo passo.

Sempre tra gli uomini-jet non vanno sottovalutate le prestazioni di Giacomo Nizzolo. Non al livello del più illustre collega, ma spesso a ridosso delle prime posizioni e sopra le aspettative di inizio Giro, probabilmente. Aveva già fatto vedere buone cose al Giro di Romandia, ma ora è migliorato ancora: il tempo è sicuramente dalla sua parte.

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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