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Ciclismo

Giro d’Italia: Navardauskas sul Vajont, Oss 2°

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Ramunas Navardauskas (Garmin) si aggiudica l’undicesima tappa del Giro d’Italia 2013, da Tarvisio al Vajont, tra Friuli e Veneto, tra i paesi devastati dalla tragedia del 1963, quando una gigantesca frana si staccò dal monte Toc, travolgendo un’area immensa e provocando 1918 vittime.

Giornata di fughe, come da pronostico: tra i venti uomini che fanno la corsa, oltre al vincitore, ci sono anche Danilo Di Luca (Vini Fantini), Stefano Pirazzi (Bardiani-CSF), Daniel Oss (BMC), Salvatore Puccio (Sky), Leonardo Duque (Colombia), Serge Pauwels (Omega Pharma), Jackson Rodríguez (Androni) e Patrick Grestch (Argos). Quasi tutte le squadre sono rappresentate tra gli attaccanti, dunque non c’è interesse, da parte del gruppo maglia rosa, a mantenere un ritmo alto, infatti l’Astana si limita a controllare, lasciando via libera a chi è davanti. Gresch va via in solitaria subito dopo il GPM di seconda categoria di Sella Campigotto, ad una quarantina di chilometri dall’arrivo; ai -17, il trentino Oss e il lituano Ramunas Navardauskas (Garmin) lo raggiungono con un’azione prodigiosa. Il tedesco, provato dal lungo tratto in solitaria, si stacca all’inizio dell’ascesa finale verso Erto e Casso, lasciando una coppia al comando; ma Navardauskas è troppo forte per Oss e, nonostante tiri per l’80% della strada, se ne va agevolmente in salita, sempre col suo stile da passistone che mulina velocità incredibili. L’atleta della Garmin, maglia rosa per due giorni al Giro 2012, conquista così il secondo successo stagionale, dopo una tappa al Tour de Romandie; seconda piazza e tanti rimpianti per Daniel Oss, comunque autore di un’ottima prova, conclusa a 1’07” dal vincitore. Il generosissimo Stefano Pirazzi si aggiudica la terza piazza, quindi tutti gli altri fuggitivi. Il gruppo arriva a 5’40”, con lo spagnolo Intxausti che guadagna una quindicina di secondi sugli altri.

Domani torneranno di scena i velocisti: sprint quasi certo al termine della Longarone-Treviso di 134 km.

foto tratta da flickr.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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