Ciclismo

Giro d’Italia: occhio alle imboscate!

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Non solo grandi montagne e cronometro: questo Giro d’Italia si caratterizza anche per una serie di frazioni “da imboscate“, ovvero caratterizzate da salite non impossibili, ma anche da pochissima pianura, alcune delle quali decisamente simili a quelle della Tirreno-Adriatico. Cerchiamo di capire quali potrebbero essere queste tappe.

Già lunedì, i 222 km tra Sorrento e Marina di Ascea potrebbero riservare sorprese. Un GPM di seconda e uno di terza categoria, quest’ultimo a venti chilometri dalla conclusione, taglieranno fuori qualche velocista, anche perché il tratto finale è sulle classiche strade del Cilento, strette, tortuose, con la discesa che termina a neanche mille metri dal traguardo.

Il giorno successivo, ancora un chilometraggio molto impegnativo (246 km) e un terreno impervio tra Policastro Bussentino e Serra San Bruno, in Calabria. Il GPM della Croce Ferrata, seconda categoria con uno strappo al 10%, scollina a sette chilometri dallo striscione d’arrivo e anche in questo caso la discesa finale termina molto vicino alla linea bianca.

Attenzione poi, il 10 maggio, alla settima frazione, 177 km tra San Salvo e Pescara sulle strade della Tirreno-Adriatico. Con oltre tremila metri di dislivello, è la terza tappa più “impegnativa” di questo Giro, per quanto priva di salite storiche. Negli ultimi 60 km, non c’è davvero un metro di pianura: è un continuo mangia e bevi, prima del traguardo nella città abruzzese si susseguono quattro salite, due di terza e due di quarta categoria, l’ultima a 18 km dall’arrivo. Chi ha fatto la corsa dei due mari, queste zone le conosce alla perfezione e potrebbe risultare molto avvantaggiato rispetto agli altri.

Infine, da segnare in rosso anche, domenica 12 maggio, la San Sepolcro-Firenze: il Passo della Consuma e il Vallombrosa, a metà giornata, sono due valichi appenninici impegnativi, che sicuramente permetteranno a qualche fuggitivo di prendere margine. Nel finale, poi, il Vetta le Croci e lo strappo di Fiesole, caratteristica di quello che sarà il circuito mondiale del capoluogo fiorentino, potrebbero permettere a qualche big di inventarsi qualcosa.

foto tratta da giroditalia.it

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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