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Ciclismo

Giro d’Italia: ready, steady, go!

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Ormai ci siamo. I corridori sono pronti, le ammiraglie rombano, i 3405.3 km del percorso si preparano ad essere solcati da atleti e tifosi d’ogni nazionalità. Oggi, la prima volata sul lungomare di via Caracciolo sancirà la partenza del Giro d’Italia 2013; domani, nell’isola verde di Ischia, i primi secondi tra i big con la cronosquadre.

Abbiamo fatto un gran parlare di favoriti, outsider, squadre e tappe, ripercorrendo anche alcuni dei momenti storicamente più significativi della corsa rosa.  Da oggi pomeriggio, le parole non conteranno più, i propositi di battaglia di molti corridori si troveranno dinnanzi alla prova dei fatti: il tempo dei bluff è finito. Solo chi saprà restare in forma per tre settimane, chi saprà combinare doti da agile grimpeur con quelle più “muscolari” da passista, chi avrà al suo fianco una squadra fedele e compatta potrà realmente ambire a vestire la maglia rosa domenica 26 maggio sul podio di Brescia.

E pur cercando sempre di mantenere l’imparzialità che dovrebbe caratterizzare ogni giornalista, noi tiferemo Italia. Che il momento del pedale azzurro, perlomeno al maschile, non sia entusiasmante è un dato di fatto, del quale abbiamo ampiamente discusso: ma il Giro è la nostra corsa, il Giro è sulle nostre strade, sulle nostre montagne, nelle nostre città.  Certo, il lotto di partenti è veramente di livello assoluto, da Wiggins ad Hesjedal, da Gesink a Sánchez: a Nibali e Scarponi e a qualche coraggioso outsider come Santambrogio le nostre speranze.

Giro d’Italia o anche giro degli italiani? Staremo a vedere, con la solita passione, il solito amore per lo sport e, perché no…il solito tifo per i nostri atleti.

foto tratta da altapulsaciones.com

marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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