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Golf: cinque italiani al BMW PGA Championship

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Home sweet home. Per l’European Tour è il momento del torneo ‘di casa’, è il momento di aprire i battenti del Wentworth Club di Virginia Water alle stelle del circuito continentale, per il BMW PGA Championship. Da qualche anno non è più il torneo più ricco del Tour (montepremi € 4.750.000), ma è indubbiamente il più prestigioso e quello con maggiore tradizione e appeal. Una manifestazione che scatena sicuramente i ricordi degli appassionati italiani di questo sport, per la vittoria nel 1996 del mitico Costantino Rocca.

A difesa del titolo ci sarà uno dei sudditi di Sua Maestà, Luke Donald, reduce da una splendida doppietta (2011 e 2012) su quei green. Il n°6 del ranking mondiale andrà a caccia di uno storico tris, riuscito esclusivamente ad una leggenda come Colin Montgomerie; difficile, molto difficile, considerando il poco brillante cammino finora di Donald, ma non impossibile, come sempre – del resto – nel golf. Tra gli altri suoi connazionali, i più accreditati per il successo finale sono Justin Rose, Lee Westwood e Ian Poulter, alla ricerca della prima affermazione a Wentworth così come Rory McIlroy, che quest’anno, incredibilmente, non ha ancora apposto il suo sigillo in qualche gara. Agguerrita, al solito, anche la pattuglia spagnola, con Sergio Garcia e Gonzalo Fdez-Castaño che vanno per il bersaglio grosso. Anche un Graeme McDowell sugli stessi livelli dell’ultimo weekend potrebbe dire la sua (vittorioso al World Match Play), mentre Brendan Grace proverà a dare continuità dopo la semifinale raggiunta in Bulgaria.
Hanno possibilità di inserirsi nelle prime posizioni anche il giovane danese Thorbjørn Olesen, il tedesco Martin Kaymer, il thailandese Thongchai Jaidee, l’australiano Brett Rumford e il belga Nicolas Colsaerts.

Le speranze italiane sono riposte principalmente in Francesco ed Edoardo Molinari ed in Matteo Manassero: in particolare, Chicco ha dimostrato importanti segnali riguardanti un’inversione di tendenza rispetto ad inizio stagione che fa ben sperare per un torneo ai piani alti. Meno certezze ruotano, invece, intorno al fratello Dodo, per via della sua imprevedibilità e per una costanza di rendimento ancora da affinare. Manassero, invece, ritorna dopo ben tre settimane lontano dai green che contano e rappresenta un po’ un’incognita, anche se il veronese possiede ampiamente le qualità per disputare quattro round di alto livello.
Oltre ai tre sopraccitati, saranno al via anche Lorenzo Gagli e Alessandro Tadini: il primo deve obbligatoriamente riscattarsi dopo cinque tagli mancati negli ultimi sei tornei, mentre il secondo aspira ad un piazzamento in zona-premio, per migliorare l’attuale 148° posto nella Race to Dubai.

Le partenze degli italiani

8:35 locali (9:35 italiane) Matteo Manassero con lo scozzese Scott Jamieson e e il sudafricano Brendan Grace
9:30 locali (10:30 italiane) Edoardo Molinari con lo scozzese Richie Ramsay e con lo svedese Fredrik Andersson Hed
11:05 locali (12:05 italiane) Alessandro Tadini con il danese JB Hansen e con l’inglese James Whatley
11:25 locali (12:25 italiane) Lorenzo Gagli con lo svedese Johan Edfors e con l’argentino Emiliano Grillo
13:00 locali (14:00 italiane) Francesco Molinari con l’inglese Lee Westwood e con il sudafricano Ernie Els

Foto: Getty Images

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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