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Rugby
Italrugby: viaggio in Sudafrica per continuare a crescere
Cresce l’attesa per il tour estivo dell’Italrugby in Sudafrica, al cui inizio mancano ormai solo due settimane. Primo ostacolo i padroni di casa degli Springboks (8 giugno), poi sarà la volta di Samoa (15 giugno), per concludere (il 22 giugno) con una nazionale da definire in base alla classifica di questo mini-torneo che include anche la Scozia. Un’attesa che, generalmente, forse non è così grande in occasione delle finestre internazionali di giugno dell’Italia, ma quanto dimostrato al Sei Nazioni dalla Banda Brunel non può che suscitare ulteriore interesse nei confronti di una nazionale migliorata esponenzialmente e dai margini di crescita ancora ampi.
Per il tour nell’Emisfero Sud, dunque, continuare a migliorarsi sarà il dettame per i 32 convocati dal ct francese, a cui interessa – naturalmente – progredire, ma non vorrebbe nemmeno assistere ancora a ‘sconfitte onorevoli’. Vincere, si sa, aiuta a vincere. D’altronde, è questa la mentalità che Brunel sta cercando di infondere al gruppo azzurro, con risultati finora ottimi ma che certamente non accontentano il commissario tecnico. Anche contro la seconda potenza del rugby mondiale, dunque, attendiamoci un’Italia coraggiosa ed intraprendente in fase offensiva, non soltanto rinchiusa in difesa e radicata alla mischia, peraltro un fondamentale in cui gli Springboks possono mandare in tilt il pack azzurro. Coraggio e intraprendenza, ovviamente, non sono sinonimo di vittoria, specie se di fronte c’è un team solido, compatto e talentuoso come quello sudafricano, difficile da scalfire in questo momento, a differenza di quello wallabie. Quindi, l’obiettivo principale, almeno contro la squadra di Meyer, sarà di battagliare alla pari il più tempo possibile, magari dimostrando una volta di più i cambiamenti apportati nello stile di gioco.
Meno attenuanti potrebbe esserci riguardo al secondo match, contro Samoa, probabilmente il vero ago della bilancia del trittico di test. Come l’Italia, i Pacifici sono in netta crescita negli ultimi mesi e a novembre sono stati capaci di sbancare il Millenium Stadium e di mettere in difficoltà la Francia. Il ranking, però, non inganni: Samoa, attualmente al settimo posto, non è da considerare una spanna sopra gli azzurri, le cui sconfitte nel Sei Nazioni hanno pesato oltremodo nella classifica mondiale facendoli scivolare al 12° posto. Una posizione ingenerosa per il livello raggiunto dai nostri, quantomeno pari (se non superiore) a quello dei Pacifici, ma sicuramente una squadra alla nostra portata.
Se poi il fato dovesse far incrociare il cammino italico con quello scozzese, nella terza ed ultima partita sarebbe lecito aspettarsi la vendetta azzurra dopo lo smacco subito a Murrayfield a febbraio. Due partite, con Samoa e (chissà) Scozia, in cui perdere con onore proprio non è concesso.
daniele.pansardi@olimpiazzurra.com